CALCIO Marini non vede “pericoli” per l’Inter del futuro

L’ex centrocampista nerazzurro accoglie la notizia del passaggio del club al fondo americano Oaktree

«Preoccupato per il passaggio dell’Inter a Oaktree? No, non vedo alcun pericolo. Secondo me non cambierà nulla perché il fondo americano è intenzionato a mantenere l’attuale dirigenza, il vero fiore all’occhiello del club». Gianpiero Marini, lodigiano, per tanti anni bandiera nerazzurra, non si lascia andare ai “catastrofismi” che nelle ultime ore hanno caratterizzato i commenti sui social, soprattutto da parte dei tifosi delle fazioni avversarie, dopo le difficoltà di Steven Zhang di ripagare il debito contratto nel 2021 (385 milioni, causa interessi annui al 12%). Il “Pirata”, uno scudetto e due Coppe Italia in nerazzurro oltre a una Coppa Uefa vinta da allenatore, è anche un esperto di Borsa e l’ormai prossimo passaggio da Suning a Oaktree (ieri sera non è arrivata nessuna comunicazione dalla Cina, alla scadenza del termine, e oggi è attesa la mossa del fondo americano) non l’ha colto di sorpresa. «Si sapeva da tempo che sarebbe potuto succedere – continua Marini -. Oaktree potrebbe inserire un proprio uomo di fiducia all’interno del cda, ma per il resto non cambierà l’assetto dirigenziale. Anche perché sarebbe una follia stravolgere una macchina vincente, come è stata l’Inter nella stagione che sta per volgere al termine. Un fondo d’investimento ragiona in base ai propri interessi economici: e in questo caso non vedo alcun interesse a “smontare” una squadra che funziona alla perfezione». Marotta, Ausilio, Baccin, Inzaghi: anche con Oaktree al comando, saranno ancora loro la “colonna vertebrale” dell’Inter del futuro. «A mio parere – spiega l’ex giocatore nerazzurro -, i dirigenti sono stati gli artefici principali dei successi dell’Inter degli ultimi anni, compreso ovviamente lo scudetto della seconda stella. Hanno costruito una squadra vincente puntando quasi esclusivamente su giocatori presi a parametro zero, pur dovendo fare i conti, ogni anno, con cessioni importanti. Mi preme ricordare anche i meriti di Simone Inzaghi, bravissimo a gestire il gruppo e a dare un’identità precisa alla squadra». Nelle ultime ore è circolato anche il nome di Beppe Marotta come possibile nuovo presidente del club. Un’indiscrezione che Marini accoglierebbe con grande entusiasmo. «Ho conosciuto Marotta tanti anni fa, quando io giocavo nel Varese e lui era un giovanissimo dirigente in rampa di lancio. Già allora si capiva che aveva qualcosa in più degli altri e che avrebbe fatto strada. È un grande intenditore di calcio, capisce le dinamiche prima degli altri, sia in campo che fuori. Lui presidente? Lo vedo bene in qualsiasi ruolo, ha l’esperienza e il carisma necessari per calarsi in ogni posizione societaria. Di sicuro rappresenta la garanzia dell’Inter, insieme ai suoi collaboratori». L’imminente ingresso di Oaktree non dovrebbe “disturbare” i contatti già avviati per i rinnovi contrattuali: la dirigenza ha già fatto passi importanti per prolungare il rapporto con Barella e Inzaghi, mentre sul fronte Lautaro mancano ancora alcuni dettagli. Nei prossimi giorni, con l’insediamento della nuova proprietà, se ne saprà di più.n

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