CALCIO L’Aia di Lodi ha compiuto 75 anni: diventare arbitri fa crescere uomini e donne forti

Sul “Cittadino” una pagina dedicata alla sezione provinciale con il bilancio del decimo presidente Boninella

Spesso criticato e talvolta bistrattato, il ruolo dell’arbitro di calcio è tra i più delicati del panorama sportivo. Eppure essere direttore di gara permette una crescita a livello tecnico, professionale e umano: una doppia sessione di allenamento settimanale da svolgere in gruppo, riunioni tecniche obbligatorie e la conduzione di una o più gare nel weekend permettono agli arbitri di migliorare il proprio atteggiamento mentale e fisico, vivendo in maniera intrinseca il calcio con tanti coetanei. Insieme ad Andrea Boninella, il decimo presidente dell’associazione italiana arbitri della sezione di Lodi che ha appena festeggiato i 75 anni dalla nascita, abbiamo tracciato un bilancio di questa prima parte di stagione e avuto modo di conoscere in maniera accurata quella che viene definita una vera e propria palestra di vita. Il prossimo corso, dedicato ai candidati di entrambi i sessi di età compresa tra i 14 e i 40 anni, è fissato per fine marzo e sarà totalmente gratuito.

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