Calcio, la favola bella del Cvs:un quartiere di San Giulianoin festa per l’Eccellenza

Ora si può affermare quasi senza tema di smentita: l’Atletico Cvs è praticamente in Eccellenza. I sestesi tagliano virtualmente il traguardo della promozione in categoria superiore superando di misura, al termine di un match combattutissimo, i bergamaschi del Sovere nella finale secca intergirone, utile a stabilire le gerarchie per i ripescaggi che vedono adesso i sestesi nella graduatoria A, quella che dà la pressoché certa garanzia di salire. A mettere il suggello a una stagione da incorniciare, proprio allo scadere del primo tempo supplementare è l’uomo simbolo dei rossoblu, capitan Sante Stefanìa, che si inventa un gol in acrobazia da consumato centravanti d’area, lui che di solito staziona con profitto in mediana. La cronaca del match è caratterizzata da un vero e proprio monologo dei padroni di casa, con il Sovere impegnato (inspiegabilmente, visto che non era prevista alcuna gara di ritorno) a viaggiare di conserva puntando magari alla lotteria finale dei rigori. Prima importante chance per l’Atletico al 13’: gran numero di Galoppini (sceso in campo dolorante a una caviglia, ma inappuntabile per tutta la durata della sfida) che salta tre avversari e offre all’accorrente Cancelliere, il quale spreca calciando a lato il diagonale in corsa. Tre minuti dopo lo stesso Galoppini su punizione scheggia il palo esterno con Magrini battuto. L’unico guizzo degli orobici è al 25’: traversone di Donda a cercare lo stacco di Maffeis con la sfera che termina a lato di poco. Tra i padroni di casa l’assenza per squalifica di Guarino si fa sentire: la regìa di Bisin è generosa ma non sempre precisa, Stefanìa e Grossetti corrono tanto ma spesso a vuoto. Nella ripresa la generosità dei rossoblu fa la differenza. Al 9’ Magrini si avventura in un’uscita da brividi, Cancelliere lo supera in lob ma sulla linea salva Pedersoli. Al 17’ è ancora Cancelliere caparbio nel vincere due rimpalli e presentarsi a tu per tu con Magrini, che però tocca quel tanto che basta per sporcare la traiettoria al destro a colpo sicuro del giovane attaccante, che finisce la corsa a fil di palo. Alla mezz’ora Resmini allunga per Cancelliere, rasoterra ad anticipare Magrini che riesce in extremis a chiudere lo specchio. L’Atletico rischia la beffa al 34’, quando Busnè devia sopra il montanto un’inzuccata di Giudici. Si va ai supplementari e a una manciata di secondi dal fischio di chiusura del primo il neo entrato Corona mette in mezzo, dove Stefanìa in mezza girata indovina una rete da antologia. Nel secondo supplementare il Sovere si getta a testa bassa in avanti. Brividi al 10’, quando Maffeis corregge sotto misura e Busnè dimostra riflessi felini. Sul ribaltamento di fronte Cancelliere è solo davanti al portiere ospite, ma il rimpallo con Silini in disperato ripiegamento timbra il palo. Il conto alla rovescia è infinito, il triplice fischio una liberazione: l’Atletico urla la sua gioia.

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