CALCIO La favola aperta dei Minini, dal Brasile a Mulazzano per giocare insieme padre e figlio

LA STORIA Domenica nella partita pareggiata dall’Union con il Galgagnano in Terza Categoria il 47enne Cristiano ha sostituito il 19enne Leonardo: ora sperano di stare in campo contemporaneamente

Poche volte nella storia è accaduto a un padre di coronare il sogno sportivo, senza scadere nel ridicolo, di poter giocare con il proprio figlio. Nel Lodigiano ci provano i Minini, coppia padre-figlio dell’Union Mulazzano che contro il Galgagnano s’è data il cambio nella partita di domenica: uno è entrato, l’altro è uscito, in un ideale passaggio di consegne avvenuto nei minuti finali della gara che poi ha visto il Mulazzano pareggiare 1-1 in zona Cesarini.
Cristiano Minini, detto Puma, 47 anni compiuti, è arrivato in Italia a inizio 2000 e ora risiede alle porte di Lodi, Tavazzano. Prima era in Brasile, dove giocava a calcio come mediano sognando Falcão, Dunga, Mauro Silva, Emerson: «Ho iniziato come tutti, da piccolo per strada a piedi nudi, per poi uscire di casa all’età di 14 anni per cercare il sogno che non s’è avverato».
In Italia Cristiano ha iniziato nel Brera Milano, poi è passato dal Landriano e dal Villatavazzano, gravitando tra Prima Categoria e Promozione. Qui ha insegnato l’arte al figlio 19enne Leonardo, che invece gioca esterno sinistro ma alle volte ricopre pure i ruoli di mezzala o trequartista. «Gioco a calcio da quando ho 5 anni, sono passato da Fanfulla, Montanaso e Tribiano e anche da un’esperienza in Portogallo per il Moura, serie D».
Al Mulazzano in Terza Categoria è quindi la prima volta che i due hanno l’opportunità, non ancora vissuta in una gara di campionato ufficiale anche perché Cristiano è stato tesserato da poco, di giocare insieme. Glielo auguriamo.

L’articolo completo sul “Cittadino” di mercoledì 29 ottobre

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