Calcio, il compleanno un po’ triste di Stefano Brognoli

L’ormai ex capitano del Fanfulla, 39 anni, costretto a dire addio ai campi di gioco, ripercorre la sua carriera in un’intervista a 360 gradi con “il Cittadino”

Un compleanno un po’ amaro, ma riscaldato dall’affetto di tanti colleghi giocatori e tifosi. Oggi Stefano Brognoli festeggia 39 anni (auguri da parte di tutti noi) ma la scorsa settimana non ha ricevuto esattamente un gradito regalo di compleanno, con lo stop forzato imposto per un problema all’aorta che richiederà un intervento tra circa un mese. Il calcio, da sempre è stato la sua vita, fin da quando ha mosso i primi passi nel campetto della Sangiulianese, prima di passare nelle giovanili del Milan e quindi al Sant’Angelo, dove ha incontrato l’amico di sempre Manuel Pascali: «Abbiamo esordito insieme in prima squadra – ricorda Brognoli – poi ci siamo ritrovati per un anno all’Alessandria in C, e quindi al Fanfulla tre anni fa». Si guarda indietro e ripercorre con “il Cittadino” tutta la strada fatta in questi quasi trent’anni di calcio, tra sacrifici e rinunce, tra vittorie e sconfitte, gioie e delusioni: «Ho sicuramente avuto tanto da questo mondo – sottolinea l’ex capitano del Fanfulla – in primo luogo compagni di squadra che sono diventati fratelli, come Manuel (Pascali, ndr) e Davide Rossi, ma anche molti altri. Ho sempre creduto nel gruppo, nella famiglia che si forma all’interno di uno spogliatoio e questa è la cosa che più mi mancherà, ma anche quella che più mi resterà dentro».

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