CALCIO Il 2023 del Fanfulla

Ripercorriamo l’anno solare dei bianconeri, tra le partite in campo e quelle in... tribunale

Come spesso è successo negli ultimi anni, anche nel 2023 le sorprese non sono mancate al Fanfulla. Una squadra che ha sofferto in casa: a livello agonistico e anche per quanto riguarda le diatribe interne. Nell’anno che si conclude i colpi di scena si sono verificati infatti soprattutto fuori dal terreno di gioco, dove a tenere la barra dritta sulle vicende tecniche ha provveduto il direttore sportivo Vito Cera: rimasto al suo posto per l’intero 2023, salvo un brevissimo periodo di dimissioni subito rientrate, è stato capace di costruire a luglio, in appena un paio di settimane, una squadra in grado di concludere il girone di andata della stagione 2023/2024 davanti a Sangiuliano e Sant’Angelo, società che dispongono di budget molto superiori. E concentrate solo sul campo, a differenza del Fanfulla, che da maggio e fino a metà luglio ha fatto parlare di sé quasi esclusivamente nelle aule di tribunale. Principale conseguenza il cambio (momentaneo?) del presidente Luigi Barbati, sfiduciato a inizio maggio dal consiglio direttivo. Ne è derivata una lunga vertenza, sfociata a luglio nella nomina del giovane Alessandro Tufo quale nuovo massimo dirigente del club.

In attesa che il 2024 porti il tribunale di Lodi a esprimere il verdetto definitivo che assegni la gestione al gruppo della famiglia Tufo o a Barbati, e magari che si faccia chiarezza pubblica piena sugli aspetti economici pregressi, si può tracciare un bilancio agonistico in chiaroscuro. Nel senso che sono stati più i dolori delle gioie regalati dalle 36 partite di campionato disputate nell’anno solare. Le sconfitte, 14, hanno superato le vittorie, 12, e i pareggi, 10. E la “Dossenina” è stata più terra di conquista per gli avversari, 9 successi, che terreno amico per i bianconeri, capaci di pareggiare 6 gare e di vincerne appena 4. È andata meglio fuori casa, dove sono arrivati 8 successi e 4 pareggi, a fronte di soli 5 ko. Lontano da Lodi i fanfullini hanno anche segnato di più, 24 contro 14, e incassato meno reti, 25 contro 28. Le difficoltà nelle gare casalinghe sono state il problema che ha accomunato le tre gestioni tecniche che si sono succedute. Il primo padrone della panchina è stato Emiliano Bonazzoli, dimessosi il 27 febbraio con 10 gare e 12 punti nel carniere (media di 1,2 a partita). Gli è subentrato l’altro ex giocatore professionista Riccardo Maspero, che è rimasto per le ultime 9 gare della stagione 2022/2023, concluse conquistando 10 punti (1,1 di media). Omar Albertini ha diretto la squadra in 17 partite del nuovo campionato, ottenendo 24 punti per la media di 1,4, la più alta. Nel 2023 il Fanfulla ha segnato 38 gol, alla media di 1,05 ogni 90’, restando a digiuno 9 volte. Ha subito di più, cioè 53 reti (1,4 a gara). È mancato un grande bomber, dato che il più prolifico, De Angelis, ha siglato appena 4 reti. Però in tanti, 18, hanno inserito almeno una volta il loro nome del tabellino dei marcatori. Lo stesso De Angelis ha fallito uno dei tre rigori a favore, in casa contro il Ravenna, segnando il secondo nella stessa partita; di Cocuzza, a Fidenza, la rete per l’unico tiro dal dischetto a disposizione fuori casa. Ai danni dei bianconeri sono state fischiate invece ben sette massime punizioni, una delle quali parata (da Libertazzi, il 3 dicembre a Lodi contro il Prato). Il Fanfulla è stato nel complesso disciplinato: solo tre le espulsioni subite, una da Agnelli ad Agliana e due da Bettoni nell’attuale stagione. Unica espulsione tra gli avversari quella di Sabba del Victor San Marino. Il citato Bettoni, classe 1989, è stato il più anziano tra i 37 giocatori schierati nel 2023. Il più giovane? Izzo, classe 2006. Secondo posto per il capitano Bettoni nella graduatoria del maggior numero di presenze, 30. In prima posizione Cazzaniga con 32 e terzo gradino del podio per il lodigiano classe 2005 Cabri con 23. Fanalino di coda, con una sola gara giocata, il portiere Colnaghi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA