CALCIO Guerra di comunicati tra Riccione e Sant’Angelo: la sfida al Chiesa non si chiude al 90’

Dopo le accuse dei dirigenti dello United ai tifosi barasini

La partita tra Sant’Angelo e United Riccione prosegue a colpi di comunicati sui social. Il club romagnolo, appena terminato il match al “Chiesa” vinto 1-0 dai rossoneri, ha lanciato pesanti accuse alla società barasina.

«Lo stesso presidente - scrive lo United in un comunicato - e i membri della dirigenza presenti allo Stadio Chiesa sono stati minacciati di morte dai tifosi della squadra locale»

Pomo della discordia, gli insulti che il presidente del Riccione avrebbe ricevuto dai tifosi locali nel corso del secondo tempo: “Il presidente Pasquale Cassese e la dirigenza dello United Riccione, a tutela dell’immagine e dell’onorabilità della società e dei suoi tesserati, si trovano obbligati a rendere pubbliche le incresciose situazioni venutesi a creare oggi durante la partita di campionato contro il Sant’Angelo – si legge nella nota pubblicata su Facebook -. Lo stesso presidente e i membri della dirigenza presenti allo Stadio Chiesa sono stati minacciati di morte dai tifosi della squadra locale e sono stati costretti ad abbandonare la tribuna, scortati dalle forze dell’ordine, a metà del secondo tempo. Contemporaneamente dalle tribune occupate dai tifosi della società lombarda si levavano cori offensivi, irrispettosi e soprattutto razzisti all’indirizzo dei calciatori biancazzurri. E se il comportamento dei tifosi si è rivelato inqualificabile, non da meno è stato quello dei calciatori in campo che hanno segnato la rete della vittoria con un calciatore dello United Riccione a terra sanguinante e costretto poi a ricorrere a diversi punti di sutura. Lo United Riccione non è disposto ad accettare questo tipo di comportamenti e farà valere le proprie ragioni in ogni sede possibile”.

«Il pubblico non ha in alcun modo commesso atti intimidatori - replicano i rossoneri - nei confronti dei dirigenti della società avversaria»

A stretto giro è arrivata la replica del Sant’Angelo: “A.S.D. Sant’Angelo 1907, preso atto del comunicato ufficiale pubblicato dalla società United Riccione, intende precisare quanto segue:

1 - Il pubblico dello stadio “Chiesa” non ha in alcun modo commesso atti intimidatori nei confronti dei dirigenti della società United Riccione e durante il corso della partita non è stata messa a repentaglio l’incolumità dei dirigenti stessi;

2 - dalle tribune dello stadio “Chiesa” non si sono levati cori offensivi e/o di stampo razzista nei confronti di calciatori, componenti dello staff tecnico e dirigenti della società United Riccione;

3 - il gol realizzato dal calciatore Francesco Gobbi, all’ ottantanovesimo minuto di gioco, non è stato viziato da alcuna irregolarità. Le immagini della partita, disponibili sul canale YouTube ufficiale della società, dimostrano come la rete realizzata dall’ A.S.D. Sant’Angelo 1907 è regolare: è il direttore di gara a rimettere in gioco il pallone dell’azione che porta al gol che decide l’incontro;

4 - la società registra, inoltre, pesanti danni ai serramenti degli spogliatoi dello stadio “Chiesa”, situazione già segnalata agli organi competenti, sottolineando il comportamento profondamente scorretto dei tesserati della società avversaria al termine della partita.

Quanto sopra precisato al fine di tutelare l’immagine del club da infondate e gratuite illazioni altrui”.

Ecco come è andata sul campo:

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