CALCIO Fanfulla, il braccio di ferro Tufo-Barbati finisce in tribunale e Cera fa il paciere

Il direttore sportivo auspica un dialogo fra le parti: «Bisogna mettere da parte l’orgoglio. Nel calcio di tempo non ce n’è, è necessario agire in fretta»

Il Fanfulla è piombato in una fase di stallo inattesa e preoccupante. Sull’operatività della società bianconera grava la spada di Damocle di «una causa promossa da Ernesta Barbati, Agostina Barbati, Ornella Cardinali, Angelo Cattaneo, Vincenzo Dalcerri e Pierangelo Daghetti che origina da un’istanza di sospensione cautelare, promossa ai sensi dell’art. 23 c.c., decretata dal giudice dottoressa Grazia Concetta Roca che, di fatto, blocca tutte le attività dell’associazione Asd Fanfulla fino all’udienza del 9 giugno», come ha rivelato nella tarda serata di mercoledì il vicepresidente Enzo Tufo. E l’indomani il direttore sportivo Vito Cera, all’opera per trovare un nuovo allenatore e allestire la squadra per la prossima stagione, chiede una riconciliazione tra Tufo e il presidente esautorato Luigi Barbati affinché ci possa davvero essere un campionato di Serie D a Lodi il prossimo anno: «Chiedo pubblicamente che le due persone si possano chiarire prima del 9 giugno. Bisogna mettere da parte l’orgoglio. Nel calcio di tempo non ce n’è, è necessario agire in fretta».

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