CALCIO Dopo dodici anni torna la stracittadina Codogno-San Biagio

Domenica al “F.lli” Molinari una sfida che si è giocata solo in altre tre stagioni, sempre in Promozione, ma che nella prima (2007/2008) si replicò anche ai play out con vittoria della squadra del quartiere sul club centenario

A fine agosto in Coppa Italia fu “vittoria doppia” per il Codogno sul San Biagio (il 3-2 ottenuto sul campo dalla squadra di Maurizio Tassi fu arrotondato in 3-0 dal giudice sportivo per un errore nei cambi degli under da parte della squadra di Manuel Morzenti) ma questa domenica (ore 14.30, stadio “F.lli Molinari”) sarà campionato e la “stracittadina” assume tutto un altro sapore. La rivalità è accesa, sebbene la storia delle due società - l’Ac Codogno fondata nel 1908 e la Polisportiva San Biagio nata nel 1968 nel quartiere periferico della città - abbia seguito percorsi molto diversi. Ma un po’ come la vicenda del gigante Golia e di Davide, non tutto è filato secondo i binari tracciati e non sono mancate le sorprese: certamente il Codogno, arrivato anche in Serie C nel periodo tra le due guerre, ha frequentato categorie superiori, ma è anche dovuto passare attraverso le fusioni con la Frassati di Castiglione d’Adda e il Real Casal, assumendo l’attuale denominazione R.C. Codogno. E la stagione del primo incrocio con il San Biagio fu da brividi.

Il primo storico derby tra il Codogno di Sandro Mutti, che nella stagione precedente in Promozione si salvò allo spareggio con il Brugherio, e il neopromosso San Biagio di Carlo Goldaniga andò in scena all’allora stadio “Pozzo” il 16 dicembre 2007: un 1-1 carico di tensione con gol di Comandù al 28’ della ripresa e di Tassi al 93’. «A dire la verità il pari è giusto. Dicono che i derby non siano mai belli ma questo è stato orrendo», sentenziò Mutti che poi fu esonerato tra Natale e Capodanno con la squadra (settima con 22 punti, dopo essere stata in testa alla classifica alla settima giornata) affidata al tecnico della Juniores Fabio Ottaviani.

Nel ritorno il Codogno piegò 2-0 i “cugini” (Meazzi e Seturri) ma dopo l’ultima giornata di campionato la classifica finale condannò le due squadre ai play out. E soprattutto a un doppio derby fratricida: 0-0 all’andata e 1-0 per il San Biagio con Pagani che parò un rigore a Massari e Tassi che beffò Corbellini con «il classico tiro della domenica» (parole sue nel dopopartita) regalando ai suoi una storica salvezza (dedicata a Eddy Breda, giovane deceduto nel settembre precedente e al quale è ora intitolato lo stadio del Samba) e mandando il Codogno all’inferno proprio la domenica dopo i festeggiamenti per il centenario.

Ma in estate il colpo di scena con Carlo Tavecchio, allora commissario straordinario del comitato lombardo della Figc, che deliberò il ripescaggio del Codogno forse per sanare il “caso Bufardeci”, giocatore schierato dal Casalmaiocco nella sfida di campionato con gli azzurri benché non regolarmente tesserato, senza che la giustizia sportiva prendesse provvedimenti. Dunque sotto con altri due derby e il nuovo mister azzurro, il compianto Roberto Labadini, a smorzare i toni con il “collega” Goldaniga: «La nostra sarà una rivalità per i soli 90 minuti, poi in settimana ceneremo insieme e pagherà chi vince!». Toccò a lui: in settembre alla seconda giornata al “F.lli Molinari” 2-0 per il Codogno firmato Dadda e Viviani; nel ritorno, un recupero a metà aprile, Luca Passerini regalò invece la vittoria al San Biagio che però non evitò la retrocessione finendo ultimo con 17 punti (Codogno sesto a 49).

Solo uno scivolone, perché l’anno dopo il Samba vinse il Girone H di Prima Categoria e nel 2010/2011 ecco altri due derby: 2-2 all’andata (doppio botta e risposta Viviani-Venturini, Corbellini-autorete di Manini) e vittoria per 1-0 del Codogno (gol-partita di Viviani). La squadra di Giambattista Lombardini volerà in Eccellenza, quella di Goldaniga retrocederà ai play out. Poi dodici anni senza incrociarsi, più ma domenica al “F.lli Molinari” sarà di nuovo derby.

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