Basket, il Gallo torna in Europa

L’ultimo ricordo di Eurolega di Danilo Gallinari risale al 24 aprile del 2008 quando, non ancora 20enne e reduce da una stagione da quasi 15 punti di media, ricevette il “Rising star trophy”, riconoscimento al miglior giovane di tutta Europa. Stasera il “Gallo” - che stella nascente non è più, ma astro già affermato - riscopre la massima competizione europea con l’Olimpia Milano (reduce da un brutto stop a Pesaro in campionato) contro il Maccabi Tel Aviv di coach David Blatt, una delle squadre più forti del proscenio continentale degli ultimi anni (diretta su SportItalia alle ore 20.45). «Sarà una gara davvero molto importante e sicuramente da vincere - racconta Gallinari al “Cittadino” al termine dell’allenamento mattutino di ieri, mentre in serata è andato a “caricarsi” tifando Milan a “San Siro” -, così come tutte le partite di Eurolega. Di fronte avremo un avversario fortissimo, ma dovremo far valere il fattore casa».

Nonostante il suo ruolo e la buona esperienza americana maturata, in attesa di capire fino a quando si protrarrà il lockout che sta bloccando la stagione dell’Nba (ieri c’è stato un altro incontro fiume negli States per cercare un accordo sul rinnovo del contratto tra club e giocatori), al solito Gallinari non ama accendere su di sé le luci dei riflettori e fa un passo indietro: «Non sarà la mia gara - glissa -, io sono uno dei tasselli di una squadra davvero super e tutti possono e devono dare il proprio contributo. Il trofeo di miglior giovane ormai è storia vecchia e non do troppo peso a questi riconoscimenti individuali». La squadra e il gruppo in primis, questo da sempre il mantra del “Gallo”. L’amalgama della formazione milanese, però, dopo la bella vittoria casalinga nell’esordio con Varese, è ancora da perfezionare come emerso nella seconda giornata di campionato: «Contro Pesaro abbiamo avuto molte difficoltà in attacco, mentre abbiamo giocato una buonissima gara in difesa, ma questo è normale per un gruppo tutto nuovo, ancora indietro nella confidenza reciproca. Non suonerei campanelli d’allarme, però, abbiamo un coach super come Sergio Scariolo, attentissimo ai dettagli e a tenere sempre alta la concentrazione: miglioreremo».

Partenza dalla panchina per non rompere gli equilibri, tanto gioco sporco e in difesa fatto di rimbalzi e stoppate, parecchi tiri dalla distanza e poche penetrazioni, anche a causa di un piccolo risentimento inguinale che non lo fa allenare al 100 per cento: il Gallinari milanese “versione 2.0” si è ritagliato la veste di arma tattica. «Esatto. Questo penso sia il mio ruolo nel contesto della squadra: entrare e dare molta energia, provando a cambiare il ritmo del gioco, senza forzare o altro». Bargnani sembra vicino alla Virtus Roma, Belinelli si sta, per ora, godendo le vacanze prolungate, la scelta di Danilo di non perdere tempo e iniziare subito la stagione in campo al momento sembra la più azzeccata: «Sono assolutamente contento di questa mia decisione - chiude -, finora sta andando tutto benissimo e non c’è nemmeno un motivo di ripensamento». E felicissimi sono anche i tifosi biancorossi, che si augurano un lockout il più lungo possibile.

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