BASEBALL Mazze, guantoni e... anche badili e rastrelli per salvare il Codogno

Giocatori e dirigenti si sono prodigati per poter portare a termine le partite con il Nettuno2

Giornata epica, fortunatamente con un lieto fine, quella vissuta domenica dal Codogno nel campionato di baseball di Serie A. Il doppio confronto con il Nettuno2, una delle culle del “batti e corri” nazionale, valeva una bella fetta di quella torta chiamata salvezza, e a un certo punto i codognesi hanno avuto paura di perdere tutto quello che avevano costruito in una intera stagione. Sì, perché la gara del mattino era iniziata con il cielo minaccioso, e a un certo punto l’acqua veniva giù con insistenza, con gli ospiti avanti 5-2 al termine della quinta ripresa.

Come si sa, per cause dovute al maltempo, nel baseball le gare possono anche essere omologate dopo aver giocato cinque riprese. Gli arbitri hanno fatto continuare. Nella seconda parte della sesta ripresa l’attacco codognese ci ha messo anima e cuore, portandosi sul 4-5 grazie all’esplosivo doppio di Luigi Gintili. Il diamante però si era ridotto a un acquitrino e la coppia arbitrale si è vista costretta a sospendere il match. Era mezzodì, e nella testa di giocatori e dirigenti codognesi passava di tutto, qualcuno si è messo a imprecare contro il tempo e contro la sfortuna. Forse non è un caso che la pallina di Gintili sia finita all’esterno destro, in quel luogo calpestato per tantissime partite da Roberto Fodritto, la cui maglia è stata ritirata e resta appesa proprio sulla recinzione nella zona dell’esterno destro. Fodritto da lassù ci ha messo una buona parola.

Quando ha smesso di piovere, tutta la squadra ha lasciato mazze e guantoni nel dug-out per darsi da fare a sistemare il campo. Un lavoro non da poco, perché oltre a liberare il diamante dalle pozzanghere, con i badili si è dovuto togliere la terra rossa inzuppata per far posto a nuovi sacchi di terra asciutta. Un lavoro d’altri tempi, in un’epoca nella quale fanno notizia soltanto i contratti faraonici strappati firmati da celeberrimi giocatori e allenatori del “dio calcio”. Si è ripreso a giocare alle 13.40 e si è materializzata una rimonta incredibile, che ha aperto le porte anche alla vittoria pomeridiana.

Due successi che portano l’obiettivo salvezza a tanto così. «Una giornata incredibile – commenta a posteriori il vicepresidente Giancarlo Contini, con il groppo in gola e quasi con le lacrime agli occhi -: momenti come questi ci ripagano dai tanti sacrifici quotidiani che passano inosservati. Vedere giocatori e dirigenti prodigarsi per sistemare il diamante e ammirare la squadra che torna in campo per sprigionare tutta la voglia di vincere è qualcosa che non ha prezzo e devo dire che nella nostra grande famiglia si vivono i momenti genuini che lo sport riesce a regalare».

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