Tra sabato e domenica scatta il campionato di baseball della Serie A federale. Sulla tolda di comando dell’Eurodifarm Codogno, che parte in pole position con l’obiettivo play off dopo la finale-scudetto persa l’anno scorso contro il Reggio Emilia, ci sarà ancora Lorenzo Cipelletti, per dare continuità a un progetto. Una parola che ha quasi un senso di “nuovo”. Codogno, dapprima per scelta e poi per necessità, ha puntato su giocatori maturi, esperti, capaci di garantire grande competitività alla squadra. «L’obiettivo è continuare da dove eravamo rimasti - spiega Cipelletti -: crescita dei giovani, sperando che già dalla prossima stagione si possa allestire una formazione solida contando sempre più sui prodotti di casa nostra». Già, una programmazione. Per costruire qualcosa che possa lievitare, anno dopo anno. Investire saggiamente su interessanti prospetti locali e valorizzarli. Dunque, costruire dei campioni in casa propria, ma nel contempo essere competitivi per divertire gli appassionati della “pallabase”. Ecco la missione di questa Eurodifarm. Ma cosa si aspetta Cipelletti dalla stagione che inizia sabato? «I dirigenti, come al solito, hanno allestito una squadra invidiabile e quindi abbiamo l’obbligo di fare bene in un torneo sicuramente difficile, pieno di insidie, con tante squadre che si sono rafforzate pescando all’estero e dalla serie maggiore». Per quanto riguarda invece il livello tecnico del girone, Cipelletti prevede spettacolo. «Sicuramente buono, lo vedo più alto dello scorso anno». Quindi anche l’Eurodifarm è più forte? «Lo vedremo dopo le prime uscite. Nel 2010 abbiamo fatto molto bene. Il mio unico rammarico è non aver avuto la rosa al “top” della condizione nella cruciale fase finale; fosse stato così, probabilmente adesso ci staremmo raccontando cose diverse. Ma non bisogna fermarsi a recriminare. Mi hanno insegnato che si deve fare tesoro delle esperienze e guardare avanti con decisione. Comunque quest’anno io credo molto nei nostri giovani: Armigliati, Corio, Rasoira, Duharte e Bacciocchi sono cresciuti tantissimo, e ora si aggiunge Travaini. Sogno un Codogno molto più “codognese”». La partenza di Langone è una perdita pesante: «Come quelle di Soto e Sandini, ma sono arrivati Schiavoni, Cufrè, Linares, Piantini e Poletti. Sul monte di lancio ho tante scelte, l’attacco lo vedo esplosivo. Direi che siamo una squadra quadrata, con giocatori eclettici, in grado di ricoprire più ruoli». Guardando le avversarie, chi è la squadra favorita? «Anche per una certa scaramanzia, non mi piace fare dei nomi. Credo che le venete daranno molto filo da torcere a tutti. Il nostro sarà un inizio molto duro, prima a Redipuglia e poi a Rovigo». Cosa chiederà Cipelletti alla squadra? «Di giocare da Eurodifarm, perché tranne Linares e Martinelli, tutti gli altri conoscevano già l’ambiente e sanno che quando il gioco si fa duro i miei ragazzi non si tirano mai indietro».
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