Barbieri: «Dall’oratorio all’All Star Game»

Simona Gioli, Manuela Leggeri e Cristina Chirichella da alternare al centro, una diagonale Giulia Rondon-Valentina Diouf e Monica De Gennaro come libero: in panchina Leonardo Barbieri da Castiglione d’Adda e Fabio Parazzoli da Cerro al Lambro. I due coach lodigiani sono stati allenatori della Nazionale per un giorno a Padova nell’All Star Game giocato martedì da una selezione delle migliori giocatrici italiane di A1 e la squadra del Resto del mondo, composta allo stesso modo da atlete che giocano nel nostro campionato. Doveva essere una festa e festa è stata, con interviste “in corsa” rilasciate dagli allenatori a Rai Sport durante il match e soprattutto con oltre 3500 spettatori al “PalaFabris” ad applaudire la “crema” del massimo torneo italiano, una risposta significativa a dimostrare anche quanto l’effetto-Mondiale porti ancora benefici alla nostra pallavolo femminile. Poi c’era anche un match da giocare, che ha visto il Resto del mondo conquistare i primi due set (21-25 e 22-25) per poi perdere un ininfluente tie break ai 15 punti (15-13) che sostituiva il terzo parziale. In campo per il primo set Barbieri ha scelto Rondon in regìa, Diouf opposto, Di Iulio e Tirozzi in banda, le veterane Gioli e Leggeri al centro e De Gennaro libero. Ampio turn over nel secondo con Signorile ad alzare, la schiacciatrice Sylla (poi top scorer con 13 punti), il libero Carocci e “principessa” Chirichella al centro: molte delle neoentrate sono state poi impiegate anche nel terzo. «Non c’erano discorsi tecnici o tattici nella scelta delle formazioni, ma solo “anagrafici”: le giocatrici più giovani hanno giocato nel secondo set, le più esperte nel primo», racconta Barbieri. Il castiglionese ha già vissuto la A1 con tre squadre diverse e allenato numerose top player, ma l’esperienza di ieri gli consente una menzione speciale: «Mi ha impressionato Monica De Gennaro, libero di Conegliano e Nazionale: è una giocatrice fuori categoria, il premio di miglior libero vinto al Mondiale è ampiamente meritato». Accanto a Barbieri c’era invece un tecnico all’esordio in questa stagione sulle panchine del grande volley. Parazzoli non nasconde un po’ d’emozione: «È stata una giornata all’insegna del divertimento ma anche un piccolo sogno che diventava realtà. Le atlete, anche le più blasonate, si sono dimostrate davvero anche campionesse di semplicità». La chiosa è un pensiero di Barbieri che scaturisce direttamente dal cuore: «Per uno come me proveniente dall’oratorio è stata una soddisfazione da condividere con tutte le persone che ho incontrato all’inizio del mio percorso nel Lodigiano, dove tornerò quando avrò chiuso la carriera nel volley di alto livello. Una chance futura da ct azzurro? Se penso alla strada che ho fatto sono già felicissimo così».

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