Avaldi in crociera a ritmo di Milan

L’8 luglio prossimo

il medico nutrizionista

inizierà la sua settima avventura nello staff sanitario rossonero

In mezzo al mare a parlare di calcio e a dare consigli ad atleti o aspiranti tali. C'era anche Francesco Avaldi, medico lodigiano che da anni collabora con lo staff sanitario del Milan nel ruolo di nutrizionista, sulla “crociera rossonera”, dedicata ai tifosi milanisti che tra il 9 e il 16 giugno ha solcato il Mediterraneo, da Venezia a Dubrovnik, facendo tappa anche a Bari, Olimpia, Atene e Corfù. Sette giorni di navigazione in compagnia di leggende come Franco Baresi, Daniele Massaro, Zvonimir Boban, Sebastiano Rossi e Gianluca Zambrotta, dell'attuale allenatore Massimiliano Allegri e del "padrone di casa" Adriano Galliani. «È stata una vacanza a metà tra lavoro e relax - racconta Avaldi -. La crociera offriva ai partecipanti la possibilità di frequentare durante la mattinata la palestra seguiti da uno staff di Milan Lab (nel gruppo c'era anche il noto chiropratico Meersseman, ndr), che predisponeva un programma personalizzato d'allenamento. Io mi occupavo della parte nutizionale. Il resto della giornata era dedicato allo svago».

AD ATENE PER LE CHAMPIONS

Tra i momenti più emozionanti del viaggio sulle onde spiccava la tappa ad Atene per celebrare, con tanto di immancabili foto ricordo sul campo, le due Champions League vinte dal Milan nella terra di Omero (nel 1994 contro il Barcellona e nel 2007 contro il Liverpool). «Degli "eroi" di quei trionfi mancava solo Pippo Inzaghi (che segnò la doppietta decisiva nel 2007, ndr) - continua Avaldi -. Tornare nei luoghi delle vittorie è sempre piuttosto toccante. Soprattutto per chi ha vissuto certe sfide da protagonista». Come i vari Baresi, Boban e Massaro: «Di sera, tra un caffè e un ammazzacaffè, ci sedevamo ai tavolini a parlare di calcio. Mi ha colpito molto il modo in cui campioni del loro calibro affrontano l'argomento. Discutevano soprattutto di giovani talenti: tutti erano concordi che Marco Verratti rappresenta il futuro del calcio italiano».

«ALLEGRI, CONFERMA MERITATA»

Di stelle del pallone nostrano si occuperà personalmente anche Avaldi, che il prossimo 8 luglio, giorno dell'inizio del ritiro pre-campionato del Milan, inizierà la sua settima avventura nello staff sanitario rossonero. «Milan Lab è stato completamente rivoluzionato, ci sono nuove apparecchiature sempre nell'ottica di salvaguardare la salute degli atleti - spiega il medico lodigiano, che seguirà anche i calciatori del settore giovanile rossonero -. Abbiamo inoltre il vantaggio della continuità: lo staff è lo stesso degli anni passati, quindi sappiamo già come muoverci. Inoltre possiamo contare sulla collaborazione dei calciatori, più consapevoli e coinvolti nel progetto».

Per il quarto anno consecutivo Avaldi lavorerà dunque fianco a fianco con Allegri: «Sono contento che sia rimasto. Ha meritato la conferma: la scorsa stagione ha dato prova di grande equilibrio, ha tenuto i nervi saldi e alla fine ha ottenuto un grande risultato come la qualificazione ai preliminari di Champions League». Ma nella rimonta del Milan in campionato c'è anche lo zampino di Avaldi? «Diciamo che abbiamo fatto un buon lavoro. La squadra è sempre stata in salute: merito anche dei giocatori che hanno seguito con scrupolo i nostri consigli».

«BALOTELLI? UN BRAVO RAGAZZO»

Tra loro spicca per professionalità un certo Mario Balotelli, parola di Avaldi: «È un bravo ragazzo. Non dobbiamo dimenticare che ha solo 22 anni, è famoso e quindi qualche "caduta" ci può stare. Ma è un giocatore che sa dove vuole arrivare e che conosce anche i suoi limiti». L'altro "enfant prodige" del Milan, Stephan El Shaarawy, ha invece vissuto una stagione altalenante: «Pure lui è davvero un bravo ragazzo. Non credo che il suo calo di rendimento negli ultimi mesi sia dovuto all'arrivo di Balotelli. Disputare una stagione intera a livelli eccelsi è difficile per tutti, figuriamoci per un giovane come lui». Ma il vero "superman" del Milan è Mattia De Sciglio, diventato un punto fermo anche della Nazionale di Prandelli: «Mi ha stupito, in tutti i sensi. Ha davanti a sé un grande futuro».

Fabio Ravera

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