
Grandi strette di mano e abbracci, per i ragazzi e lo staff dell’Assigeco Piacenza è il momento di tornare al “Campus” e iniziare a sognare, o meglio, di iniziare a lavorare per una stagione ai massimi livelli. I veterani Infante, Formenti e Costa iniziano a conoscere i nuovi arrivi, ed è subito aria di casa, di famiglia. Questo sentimento è stato espresso bene ieri pomeriggio al raduno dal nuovo coach Andrea Zanchi, un graditissimo ritorno al “Campus”: «Essere un gruppo è troppo facile, ce la fanno tutti – ha detto -. Essere squadra è già meglio, ma non basta. Dobbiamo lavorare per essere una famiglia. Il talento viene dopo, il talento si trova dovunque, ma giocare a pallacanestro deve essere una gioia e, in quanto tale, va condivisa mettendo da parte il proprio ego per il bene degli altri».
Lo stesso concetto è stato ribadito da capitan Infante, che tra pochi mesi diventerà papà e non vede l’ora di scendere in campo: «Bisogna essere prima di tutto delle brave persone, poi dei bravi giocatori», ha detto. Di questo, il presidente Franco Curioni ha fatto una punta di orgoglio, tanto che anche ieri, presentando i giocatori di un roster quasi totalmente rinnovato, ha ricordato come l’Assigeco Piacenza non sia solo prima squadra, ma sia tutto il lavoro con il settore giovanile, che ha dato e continua a dare tantissime soddisfazioni formando giocatori di primissimo livello internazionale, senza contare l’importante lavoro nelle scuole e nella società civile, richiamato da Vittorio Boselli, coordinatore generale: «L’anno scorso siamo riusciti ad affiancare due società e due comunità, quella del Lodigiano e quella piacentina, senza perdere tifosi. Quest’anno l’obiettivo è di cementarle in un’unica comunità».
Per farlo c’è l’entusiasmo dello staff, a cui si è aggiunto il ds Andrea Bausano, e l’entusiasmo di Franco Curioni, che negli anni non è mai diminuito ma, anzi, continua a crescere. Il patron ha scherzato con i giocatori, ha voluto conoscere quelli nuovi, a partire dai due americani, arrivati a Codogno da poche ore. Carlton “Scootie” Guyton, da Chicago, e Jonathan Arledge, dal Maryland, hanno suscitato subito la simpatia di tutti, ma hanno anche dimostrato di avere le idee chiare. Il 25enne Jonathan ha raccontato della sua ragazza e ha invitato i tifosi a chiamarlo “J”, mentre Scootie, 27enne, ha detto di voler imparare l’italiano: entrambi, però, hanno dichiarato che il primo obiettivo è raggiungere i play off.
Più scaramantico il “pres” Curioni, che non ha nominato alcun obiettivo stagionale, ma invece ha preferito parlare di come vuole che sia impostata la squadra dal punto di vista del gioco: «Vogliamo giocare in pressione, mettendo in campo un livello atletico importante come base su cui costruire il gioco. Difendiamo con tutta l’anima, poi il canestro arriverà, perché la società, che devo ringraziare, è riuscita a mettere insieme giocatori di grande talento, con cui possiamo davvero arrivare in alto».
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