Ancora nubi sul futuro del Fanfulla

Il Fanfulla sarà iscritto al prossimo campionato di Promozione? «La risposta è sì. Almeno per ora». È come quando si affronta una visita odontoiatrica: via il dente, via il dolore. Quindi la domanda al presidente del Fanfulla Roberto Minojetti apre l’intervista, ma la risposta non chiude tutti i giochi. Perché? Buona parte dipende dalla possibilità di subentro, o di affiancamento nella gestione, da parte di un gruppo di imprenditori. E il primo quesito da porre a Minojetti in tal senso è sullo stato della situazione che vedrebbe l’ex presidente Antoniazzi, Orlandini, Sozzi, l’ex numero uno del Sancolombano Scotti e il patron della Mariani Petroli Mario Facchi intenzionati a entrare nella compagine societaria. «Io da tre anni vado avanti praticamente da solo, la realtà è questa - afferma Minojetti -. Si sentono ogni tanto ipotesi di interessamento alla società, ma non voglio fare nomi di persone che potrebbero affiancarmi o subentrare. Vista la situazione, la risposta e la definizione di qualunque trattativa deve essere veloce, direi non oltre il 10 giugno. Se ci fosse qualcuno con ambizioni relativamente al club, come ho già detto tante volte, sono disposto a incontrarlo in qualsiasi momento». La sensazione è che i contatti con il gruppo citato siano comunque in fase definizione, anche se conferme ulteriori dal presidente non ne arrivano.

Se il domani comunque è il campionato di Promozione, alla domanda sulla presenza o meno del Fanfulla ai nastri di partenza l’avvocato lodigiano conferma: «In questo momento la risposta è sì». Di più però non dice. Probabilmente il riferimento indiretto è alla cartelle esattoriali che l’Esatri avrebbe messo a ruolo, forse relative a presunti mancati pagamenti di Iva risalenti ai tempi della Serie D. Il numero uno del club aveva dichiarato alcuni mesi fa che la cifra da sanare era di poco superiore a 400mila euro: «La cifra non è lontana», aggiunge ora. La sensazione è che Minojetti voglia assorbire il contraccolpo, anche psicologico, della retrocessione, per procedere in seguito a prendere le decisioni definitive. Ma qualcuno busserà alla sua porta? «Le realtà sono due ed entrambe purtroppo non sono piacevoli - risponde -. La prima è che non siamo riusciti a vincere i play out, quindi siamo costretti a lasciare l’Eccellenza. Il secondo fatto oggettivo è che finora la città di Lodi non ha risposto agli appelli fatti per aiutare il Fanfulla. Ricordo a tutti che la scorsa estate abbiamo lanciato una sottoscrizione pubblica e abbiamo inviato una lettera a tutte le realtà imprenditoriali e commerciali cittadine. E abbiamo raccolto meno di 1800 euro: questa non è una buona base di partenza per spiegare la retrocessione?».

Sembra chiaro che ripartire della Promozione vorrebbe dire cambiare profondamente l’organizzazione della squadra, forse a partire dal reperimento di un campo per gli allenamenti serali. Ma il problema più urgente ora è capire se il Fanfulla verrà iscritto al prossimo campionato e se avrà digerito la discesa di un’altra categoria: «Sono momenti di grande dispiacere sportivo, dopo tutto sono stati compiuti grandi sforzi per conservare l’Eccellenza - conclude il numero uno del “Guerriero” -. Domenica in tribuna c’era una fila di giocatori infortunati. Se almeno la metà di loro fosse stata in campo, magari nell’ultimo mese di campionato, ora saremmo qui a raccontarci una storia diversa. Sarebbe stato sufficiente un punto in più in stagione regolare per salvarci senza i play out». Alla fine resta la sensazione che, a settembre 2011, una squadra possa presentarsi ai nastri di partenza; ma se della Promozione o in un campionato inferiore, magari con una nuova società, è impossibile da prevedere.

Il presidente Minojetti non dà garanzie neppure per l’iscrizione alla Promozione: è un rebus il futuro del Fanfulla

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