«Amatori, ritrova la cattiveria e vinciamo»

«Coraggio Amatori, ritrova la cattiveria e la voglia di vincere e ribalta la semifinale». Il presidente Fulvio D'Attanasio scuote la squadra e manda un messaggio forte pochi giorni dopo la fine dell'avventura europea e alla vigilia della decisiva gara-2 di domani sera nella semifinale dei play off scudetto contro il Valdagno. Il rammarico per come i giallorossi sono usciti dalla “final eight” giocata in casa, perdendo giovedì 3-1 contro il Reus, è ancora forte nel cuore dei tanti tifosi lodigiani, compreso quello del presidente che tanto si è adoperato per portare a Lodi un evento di tale spessore. Ma tempo per rimuginare sulla sconfitta non ce n'è, perché già domani l'Amatori si gioca la stagione ospitando il Valdagno nella speranza di pareggiare i conti di questa semifinale cominciata come peggio non avrebbe potuto con l'incredibile 7-0 del “PalaLido”. «Sabato scorso a Valdagno i veneti sono entrati in pista con grande cattiveria sportiva e tanta voglia di vincere, mentre noi sembravamo già condannati alla sconfitta quasi prima di giocare - attacca il numero uno dell'Amatori -. La differenza è tutta lì, nella nostra testa: se ritroviamo quel furore agonistico e la consapevolezza di poter vincere, allora vinceremo, ne sono convinto al 100%». La fiducia nei suoi ragazzi non è assolutamente venuta meno quindi, neanche dopo la cocente eliminazione con gli spagnoli del Reus. Anzi, la gara persa giovedì, soprattutto per quanto fatto vedere da Montigel e compagni nel primo tempo, infonde ottimismo al numero uno giallorosso: «Penso che giovedì la squadra se la sia giocata alla pari, e per lunghi tratti ha fatto anche meglio, con una grande squadra che è arrivata tra le prime quattro in Eurolega mettendo in difficoltà il Barcellona. Questo significa che fisicamente stiamo bene e possiamo giocarcela con chiunque - prosegue D'Attanasio -. Purtroppo la gara col Reus è stata decisa dagli episodi che a certi livelli fanno la differenza. Abbiamo preso il gol del pari quando non dovevamo prenderlo, commettendo una grave ingenuità che contro avversari del genere paghi sempre: a 30 secondi dalla fine devi nascondere pallina e invece l'abbiamo gestita male e preso il gol che ha cambiato la partita. Preso il secondo un po' fortunoso ci siamo forse demoralizzati troppo e non siamo più stati brillanti come nella prima parte. Mi dicono che avevamo fatto anche il secondo gol che non è stato visto e probabilmente avrebbe cambiato la gara: con tutti questi episodi che girano nel verso sbagliato alla fine perdi. In ogni caso se la squadra ripete il primo tempo di giovedì penso che se la potrà giocare bene anche col Valdagno». Un Valdagno che, dopo le due gare disputate a Lodi nella “final eight” (quella strepitosa col Benfica e quella persa sabato col Liceo) non toglie il sonno a D'Attanasio: «Penso che i veneti abbiano vinto giocando una grande partita col Benfica un po' come avevamo fatto noi contro i portoghesi. Grande ritmo e, mentre il Benfica ha colpito i pali, loro hanno sfruttato al massimo tutte le palle-gol create. Col Liceo invece hanno pagato forse la stanchezza e poi bisogna anche rendere merito all'avversario che era di primissimo livello - chiude il presidente -. È chiaro che il Valdagno è una squadra forte, ma penso che anche noi quest'anno abbiamo dimostrato di esserlo. Il nostro unico problema resta a volte l'aspetto mentale: giocando in casa credo che avremo un bel vantaggio, ho visto i ragazzi ho visti pronti e preparati e sono certo che daranno tutto quello che hanno per vincere».

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