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Venerdì 27 Aprile 2012
Amatori, adesso puoi riscrivere la storia
I “tricolori” del 1981 spronano gli eredi: «Arrivate fino in fondo»
Lodi L'Amatori chiude primo, lassù dove osano le aquile. Con il netto successo sul Bassano, la ventiduesima gemma di un campionato perfetto, i giallorossi si sono assicurati con una giornata di anticipo il primo posto in regular season, assoluti dominatori di un torneo condotto in testa sin dalla prima giornata. Un Amatori primo non si era mai visto nell'era dei play off: l'unico precedente risale alla stagione di grazia lodigiana 1980/1981, quella dell'unico, indimenticato scudetto giallorosso. Trentun anni fa l'Amatori di Belli e Fona, di Severgini e Fontana, di Rizzitelli e Fantozzi, ma anche dei fratelli Gasparini e di Rinaldo Uggeri si laureò campione d'Italia dopo la memorabile trasferta di Gorizia, chiudendo il campionato un punto sopra i rivali del Reggio Emilia, formazione in cui militava un certo Pino Marzella, capocannoniere del torneo. Corsi e ricorsi storici autorizzano i tifosi lodigiani a fare i debiti scongiuri, ma i presupposti e le basi poste sin qui possono legittimare nuovi sogni di gloria. Questo Amatori può davvero riscrivere la storia, ne sono convinti anche due dei protagonisti della squadra scudettata del 1981: «Abbiamo tutto per riuscire ad arrivare in fondo e coronare nel migliore dei modi una stagione eccezionale - commenta il responsabile dell'area tecnica giallorossa Vittorio Gasparini, vice Fontana nell'anno dello scudetto -. Io nel 1981 ero un ragazzino, ma in questa squadra rivedo la stessa consapevolezza della propria forza che avevamo noi allora. L'hockey è cambiato ma oggi, come allora, andiamo su tutte le piste consci di essere una grande squadra: sono gli altri che si adattano a noi. Negli anni scorsi questo non succedeva e spesso l'abbiamo pagato. Oggi la squadra ha una mentalità impressionante, un grande gruppo con alle spalle una grande società, proprio come a quei tempi: speriamo di continuare così e che il finale sia lo stesso di trentun anni fa». Analogie e ottimismo emergono anche dalle parole del capitano dell'Amatori scudettato, Marino Severgnini: «In questa squadra rivedo la ferocia di raggiungere l'obiettivo finale che aveva quella di allora - prosegue “Hombre” -. Va detto che nel 1981 noi eravamo sei-sette ragazzotti che si allenavano con tanta passione, mentre oggi ci sono dieci atleti tutti dello stesso livello che si allenano da professionisti veri e in pista questo si vede. Noi allora rinunciammo a una finale di Coppa Coppe per concentrarci solo sul campionato, mentre loro hanno centrato anche l'impresa della “final eight” di Eurolega che non è poco. Marzella poi ha trasmesso al gruppo la sua grinta e mentalità vincente. Sono stati bravissimi e hanno dominato facendo nettamente meglio delle rivali: adesso nei play off devono completare l'opera dando finalmente un figlio allo scudetto del 1981». In attesa di vedere come andrà a finire, l'Amatori si gode questo primato storico conquistato a suon di record: 66 punti (come il Viareggio un anno fa, ma con una giornata ancora da giocare), mai così tanti per i giallorossi in Serie A1, con ben 22 vittorie, altro primato assoluto per una lodigiana. Un dominio sancito dai 7 punti di vantaggio sul Viareggio, divario che non si registrava dal 2007/2008 (Follonica primo a +9 sul Bassano). E ancora più gol fatti (134) e meno subiti (69) rispetto agli ultimi due anni nei quali quella giallorossa era stata la miglior difesa del torneo; senza contare le sole 3 sconfitte e il filotto di vittorie della prima parte di stagione (eguagliato il record assoluto del Follonica dei “Galacticos”). Numeri impressionanti che hanno portato l'Amatori lassù dove osano le aquile, in attesa di approdare in paradiso.Stefano Blanchetti
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