Altri 300 chilometri per il “Drago” fino alla Gardalonga

Non è andato in letargo, semplicemente si stava allenando. A distanza di un anno, riemerge dall’acqua dell’Adda il drago Tarantasio e punta dritto verso un’altra maratona fluviale. Stavolta, dopo l’esperienza della Vogalonga di Venezia, arriverà fino al lago di Garda, sulla tabella di marcia ci sono più di 300 chilometri, per un itinerario che porterà l’equipaggio della Canottieri da Lodi a Salò, solcando Adda, Po e Mincio a bordo della dragon boat.

LE TAPPE

La partenza è fissata all’alba di martedì 3 maggio. La prima tappa supera i 110 chilometri e avrà come destinazione Torricella di Sissa nel Parmense, che servirà da rampa di lancio per il passaggio sul Mincio, in programma per il giorno dopo, fino all’approdo previsto a Governolo (provincia di Mantova).

Tutta mantovana anche la tappa del 5 maggio, con il drago che solcando le acque dei laghi arriverà sino a Goito. Più complicato il programma della tappa del 6 maggio, che prevede un trasferimento della barca su strada fino a Peschiera e il primo passaggio sulle acque del Garda sino a Sirmione. Completamente lacustre, invece, la navigazione del 7 maggio, da Sirmione a Salò, altri 20 chilometri a pagaiare giusto per riscaldarsi in vista della giornata “clou”, quella di domenica 8, quando Tarantasio prenderà parte alla più importante manifestazione remiera del Garda, la Gardalonga: 25 chilometri con arrivo e partenza a Toscolano Maderno, una sfida agonistica con centinaia di imbarcazioni in lizza tra canoe e dragon boat.

LA LOGISTICA

Sono diverse le novità nell’organizzazione logistica del viaggio: quest’anno Tarantasio non avrà un motoscafo d’appoggio, ma per il trasporto di tutto il materiale è stata scelta l’opzione del furgone che accompagnerà la squadra da Lodi a Salò. Anche per quanto riguarda le soste lungo il percorso, ci sono dei cambiamenti radicali, sin dalla prima tappa, infatti, il drago ha scelto l’opzione del pernottamento direttamente sul Po, con un accampamento che sorgerà sulle rive del fiume. Per la scelta della zona si valuteranno le condizioni meteo e quelle del livello delle acque.

I soci della Canottieri potranno contare durante la loro avventura sull’appoggio fornito da altre associazioni remiere, che hanno già garantito la loro disponibilità. Si comincerà con la Canottieri Bissolati di Cremona e si proseguirà con la Canottieri Mincio di Mantova, l’Associazione remiera di Peschiera del Garda, la Società Canottieri Garda Salò, per finire con l’Associazione remiera Toscolano Maderno organizzatrice della Gardalonga.

Forti dell’esperienza accumulata durante il viaggio a Venezia, i draghi sono consapevoli che si tratta pur sempre di un’autentica impresa, per affrontarla sarà determinante l’appoggio di amici e sponsor, che non si sono tirati indietro. Tra i molti Ferrari Formaggi, Nutrilite, Navigare e la Zucchetti.

L’EQUIPAGGIO

Confermato il nucleo storico dei draghi, a guidare la ciurma è sempre il capitano Gilberto Campelli, forte della sua esperienza a livello europeo e mondiale nella canoa. Al suo fianco, come ai tempi dei successi agonistici, il capovoga Paolo Zanoni, mentre per l’organizzazione ancora una volta il ruolo fondamentale è stato giocato dall’armatore Marco Viani. Armati di pagaia daranno poi come sempre il loro contributo fondamentale Franco Avaldi, Fabio Catufi, Franco Donzelli, Matteo Losi, Vittorio Riccaboni, Mario Spini, Paolo Vinzia e, come “new entry” Luca Sangalli.

Tutti pronti a scendere in acqua con il pensiero rivolto a Raul Rovida, il drago ancora bloccato in un letto di ospedale a un anno di distanza dalla tremenda esperienza che già gli aveva impedito di partecipare al raid verso Venezia.

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