A San Donato il “mago” dell’arco

Dietro le quinte delle Olimpiadi di Londra, c’è un sandonatese. È il 27enne l’allenatore coreano della squadra di tiro con l’arco maschile Dong-Eun Suk, detto Pietro, che ormai da qualche anno risiede nella città dai palazzi di vetro. La medaglia d’oro conquistata da Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e Michele Frangilli è anche sua. La storia di Dong-Eun Suk parte dalla Corea del Sud e prosegue in Europa, fino alla decisione di fermarsi nella prima periferia milanese, davvero strategica per un uomo sempre con la valigia in mano. Questo nuovo trionfo si aggiunge ai grandi successi di una carriera dorata fatta di sacrifici, di soddisfazioni e di tanta disciplina. La sua avventura da arciere si conclude nel 1976, dopo l’esclusione delle Olimpiadi di Montreal decisa dal governo coreano per motivi di budget. Nel 1984 insieme al padre crea un nuovo sistema di allenamento per la nazionale del suo Paese. I fatti premiano la sua tecnica. Nel 1988 infatti la Corea del Sud vince la medaglia d’oro delle Olimpiadi di Seul. E per lui è l’inizio. Nel 1991 decide di trasferirsi in Italia a insegnare tiro con l’arco e nel 2003 regala agli azzurri la vittoria dei Mondiali indoor e outdoor, l’anno successivo vince le Olimpiadi di Atene, sempre allenando la squadra italiana. Nel 2005 si trasferisce in Inghilterra, ma torna nel 2010 e decide di abitare a San Donato. E non è un caso se sul territorio il tiro con l’arco è uno sport che richiama nuove leve. Basti pensare che nel 2011 Matteo Martini ha vinto la medaglia di bronzo nei campionati nazionali a squadre nella categoria Ragazzi e che Andrea Gottardini, insieme a Riccardo e a Pietro Nardon, si è guadagnato anche il titolo regionale a squadre.

Anche San Donato ha dunque applaudito il trionfo olimpico degli arcieri azzurri e del loro allenatore sandonatese di adozione. Un plauso è arrivato anche dalla giunta alla guida di un Comune che, grazie ai suoi atleti, può vantare un passato ricco di belle emozioni. «Rivolgo i complimenti dell’amministrazione - ha dichiarato l’assessore allo sport Matteo Sargenti - al nostro concittadino che ha portato ancora una volta lo sport sandonatese ai massimi livelli. Una vera abitudine per la nostra città. A titolo di esempio basta ricordare come quest’anno due nostre squadre femminili si siano aggiudicate la Coppa Italia di calcio a 5 e lo scudetto del tennistavolo».

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