LAVORO Mta a caccia di 8 “specialisti” per la sede di Codogno: il requisito base è la passione

Ci cercano ingegneri ma non solo che vogliono lavorare in un’eccellenza dell’automotive

A caccia di specialisti tecnici, ingegneri ma non solo, per lavorare nell’eccellenza dell’automotive. Mta di Codogno, circa 600 occupati tra produzione, ricerca e sviluppo (sia elettromeccanico sia elettronico) e amministrativi, cerca sempre nuovi talenti da inserire nel proprio organico nel Lodigiano e nel mondo, con un requisito di base fondamentale: la passione per quello che si fa.

Al momento le posizioni aperte sono una dozzina, di cui otto per la sede di Codogno. Si tratta perlopiù di posizioni tecniche di livello superiore: Optoelectronic Designer per la Business Unit Electronic, Software Validation Engineer, Cost Engineer, Packaging Engineer, Molding Engineer, Program Manager per la Business Unit Eletronic, Internal Software Developer, oltre a figure specialistiche per la sede di Rolo in provincia di Reggio Emilia ma anche per l’estero, in particolare per la Slovacchia, e alcune figure generiche di operai addetti al montaggio per la controllata Edn a Muggiò e Cinisello. Ma oltre alle ricerche in corso, sul sito Internet istituzionale è sempre aperta anche la candidatura spontanea, in questo caso per tutte le posizioni lavorative di Mta.

«Siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti, soprattutto tecnici specialistici, possibilmente ma non solo ingegneri - spiega Fabio Aliprandi, Human Resources Director in Mta -. Qui a Codogno si lavora in una realtà fortemente dinamica e in un ambiente innovativo, e abbiamo a che fare con player internazionali che della qualità assoluta fanno uno standard. Le competenze tecniche, teoriche e pratiche, sono la base di partenza, ma per noi sono di fondamentale importanza anche una serie di requisiti soft, dal team building al problem solving passando per lo spirito di iniziativa. Qui si lavora in squadra, e per fare squadra ci vogliono caratteristiche anche personali ben definite». Per lo stesso motivo, di preferenza si lavora in presenza, non solo nella produzione, ma anche nei reparti di ricerca e sviluppo, dove il confronto e lo scambio di idee, non solo tecnico-produttivo, è fondamentale per far crescere tutto il team. «Fin dal 1998 prevediamo in fase di colloquio anche delle prove tecniche e dei test psicometrici - continua Fabio Aliprandi -. Infine, la selezione si avvale anche della consulenza di uno psicologo del lavoro. Oltre a competenza ed esperienza, insomma, si valutano anche le motivazioni, le propensioni e l’attitudine».

Una crescita della squadra e del singolo che è uno dei punti di forza di Mta. «Prevediamo dei percorsi di carriera interni sempre motivanti, e per tutte le posizioni, prima di uscire all’esterno con una ricerca di personale, si propone una selezione interna – continua Fabio Aliprandi -. Per esempio, per una posizione di tecnico di laboratorio si è fatto avanti un addetto alla produzione, che ha svolto tutta la fase di selezione superandola, e proprio in questi giorni passa dalla fabbrica al laboratorio. Parimenti, i project leader ce li creiamo un po’ in casa: i candidati svolgono attività in tutti i reparti e in tutte le unità interessate, per acquisire sul campo un’esperienza a 360 gradi. E se qualcuno è attratto e motivato dalla possibilità di lavorare all’estero, prevediamo anche dei programmi specifici per lavorare nelle nostre sedi estere».

Mta offre tanti motivi e spunti incentivanti, ma c’è anche una selezione puntuale e dettagliata, che in partenza ricerca una grande passione dei candidati. «Nella valutazione dei candidati si tiene conto di tanti aspetti, ma c’è un requisito di base che per noi è fondamentale, ed è la passione per quello che si fa – conclude Aliprandi -. Chi viene a lavorare in Mta sa di trovare un ambiente stimolante, ma a tutti chiediamo di fare la loro parte per renderlo sempre più stimolante. E alla base del lavoro di ciascuno di noi ci deve essere sempre una grande passione, la curiosità, la voglia di imparare, confrontarsi e aprirsi a nuove sfide. Che è quello che facciamo ogni giorno».

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