La Chiesa di Lodi progetta il suo futuro

I delegati di 90 parrocchie a confronto sulle sfide dell’evangelizzazione

Sono 90 le parrocchie che hanno partecipato alla grande assemblea diocesana di sabato scorso sul tema "La chiesa di Lodi sulla frontiera dell'evangelizzazione: investimento educativo e forme di testimonianza". Una risposta attiva che ha visto le numerose parrocchie consegnare le proprie riflessioni su quanto è stato recentemente fatto in chiave educativa all'interno delle comunità. Riflessioni raccolte e analizzate in occasione del convegno: «Nelle schede giunte troviamo tante sottolineature che manifestano preoccupazione e smarrimento di fronte alle sfide dell'evangelizzazione. A volte emerge uno stato di impotenza, scoraggiamento e sfiducia», ha affermato Ernesto Danelli, presidente uscente di Azione cattolica, nella propria relazione sugli obiettivi dell'assemblea, che ha aggiunto: «La parola emergenza sembra però prestare il fianco a un fraintendimento, ossia che l'azione pastorale stia rincorrendo le situazioni come fa l'ambulanza per portare soccorso. Vedere i problemi pastorali così fa solo venire il fiato corto». È apparsa evidente quindi fin da subito la necessità di rinnovare l'azione educativa recuperando anche uno sguardo positivo. Molte sono le risorse segnalate, tra cui gli oratori, le associazioni laiche, la presenza dei bambini che compiono il percorso di iniziazione cristiana e la tensione educativa che, tra tante difficoltà, sembra essere ancora viva nelle comunità. «Bisogna mettere al centro dell'azione pastorale la persona», ha spiegato Danelli che ha continuato: «Educare significa prima di tutto una seria azione di accompagnamento, sia nei confronti dei ragazzi, sia dei giovani e degli adulti/famiglie. La sfida educativa fa però i conti con alcune difficoltà e consuetudini: emerge una sorta di delega a settori della pastorale. Si percepiscono alcuni ambienti del quotidiano, ad esempio la scuola, come estranei alla vita della comunità, per cui diventa più semplice concentrarsi sul ruolo educativo di liturgia, carità e catechesi. Bisogna superare la tentazione di pensarsi in modo autoreferenziale».

Gli appelli lanciati dalle 90 parrocchie per un necessario rinnovamento sono stati raccolti, diventando così i cinque nodi nevralgici sui quali confrontarsi collaborando, al fine di trovare prospettive comuni e proposte per il futuro. I presenti sono stati infatti divisi in cinque grandi gruppi di lavoro: La comunità cristiana accompagna la famiglia; L'oratorio, i giovani e le nuove sfide per la comunità; Comunità aperte e accoglienti di fronte all'intercultura; La comunità abita il territorio: sinergie e reti di collaborazione; Comunità cristiana, società civile e cittadinanza attiva. «Questa assemblea rappresenta un grande momento di partecipazione, corresponsabilità e comunità. Lavoriamo insieme mettendo a disposizione idee e competenze come fossero un patrimonio comune». Dopo il saluto ufficiale ai numerosi partecipanti, il Vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi, ha colto l'occasione per nominare il nuovo presidente di Azione Cattolica, Giuseppe Veluti della parrocchia di Guardamiglio, che è stato scelto dal Vescovo tra una terna di candidati presentati dal consiglio di Ac per la carica triennale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA