I conigli non tradiscono la Fiera

I conigli si confermano caposaldo della fiera di San Giuseppe: nell’anno in cui il concorso tecnico della razza Frisona fa dietrofront per motivi organizzativi e di opportunità economica, la mostra mercato di conigliocoltura mantiene i numeri dell’anno passato e si propone come punto di riferimento del settore per tutto il territorio.

I conigli iscritti a concorso sono 221 per 24 diverse razze, sulle 43 ufficialmente riconosciute, portate in fiera da 19 allevatori provenienti da Varese, Milano, Pavia, Lodi, Cuneo e Torino, oltre alla Bassa Lodigiana ampiamente rappresentata dai membri di Ascomeri, l’Associazione Coniglicoltori Mercato Riproduttori, che organizza la mostra mercato. L’anno scorso i conigli presenti in fiera erano 232 per 26 razze, mentre il 2009 aveva visto oltre 300 capi per 29 razze. «Siamo molto soddisfatti dei numeri - dice Michele Bellomi, presidente di Ascomeri -. Facendo i paragoni con altre fiere e mostre mercato, quest’anno i conigli non sono numerosi, anche a causa delle condizioni meteo particolari, con un inverno caldo, poi freddo, poi di nuovo caldo. Ci sono stati problemi di riproduzione e di sicuro gli allevatori hanno il loro bel da fare per avere numeri soddisfacenti. In questo quadro, confermare di fatto i numeri del 2010 ci sembra molto positivo».

Anche perché in realtà Ascomeri si conferma su questa tendenza ormai da anni, con alti e bassi a seguire l’andamento del mercato dei conigli ma di fatto con presenze costanti sopra i 200 capi e i 20 allevatori. Anche quest’anno inoltre la mostra si prepara per essere un punto importante per il mercato dei conigli e per soddisfare la curiosità dei visitatori.

Ci sono le consuete razze da carne, come il lince, il bianco di Nuova Zelanda, il fulvo, il California, ci sono quelle da compagnia come i nani, gli ermellini, gli arieti nani, i giganti, gli ariete, e infine ci sono le razze meno conosciute e più settoriali, da esposizione e da appassionato, tra cui due nuove razze assenti negli ultimi due o tre anni, la hotot e la martora.

Nonostante la crisi economica faccia ancora da sfondo al mercato, dunque, la mostra di coniglicoltura non sembra risentirne. Diverso invece è l’impatto delle difficoltà economiche degli enti locali sulla mostra concorso della Frisona: la settima edizione della mostra organizzata da Apa, Associazione provinciale allevatori, salta un turno sia per motivi organizzativi sia per motivi di opportunità economica. A dare una spiegazione serena e sincera ci pensa il sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi, che non vuole fare drammi. «Avevamo programmato da tempo il trasferimento del concorso nella storica stalla di cascina Morona, invece il progetto non si è concretizzato in tempo - spiega il primo cittadino -. Questo ci avrebbe costretto a un esborso economico supplementare, che oggi il comune non può sostenere per via delle ristrettezze imposte a tutti gli enti locali. In ogni caso vogliamo considerarla solo una pausa momentanea, e speriamo l’anno prossimo di poter ripartire. Nel frattempo, grazie all’impegno di Apa, siamo riusciti a organizzare una mostra mercato del prodotto tipico lodigiano che di sicuro riscuoterà grande interesse e apprezzamento e che dà alla Fiera una nuova caratteristica peculiare nel territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA