A Cerro il nuovo sindaco è Marco Sassi

Il “delfino” di Signorini conquista il 43,49 per cento dei voti

Dalla lotteria elettorale di Cerro esce un voto di continuità. Marco Sassi, 40 anni, assessore alle politiche culturali ed educative nella giunta di “Insieme per Cerro” - dieci anni sotto il segno di Dario Signorini- è il nuovo sindaco fino al 2016. Era una corsa a tre liste, e il “delfino” di Signorini ha strappato 1265 dei 2978 voti espressi, pari al 43,49 per cento. Lo segue Giovanni Papetti, alfiere del progetto puramente civico “Solidarietà Civica Indipendente” (e il piazzamento di Papetti da qualcuno viene definito il vero jolly spuntato dalle urne, nda); terzo Denis Zanaboni, che rappresentava invece un centrodestra (Pdl-Lega Nord) fortemente marchiato coi tratti civici di “Energie Alternative”. Sassi a questo punto dovrebbe portare in comune 8 consiglieri, 4 “Solidarietà Civica” - compreso il candidato alla fascia tricolore - e uno infine, lo stesso Zanaboni, “Energie Alternative”. Ma se per l’assegnazione degli scranni i conti precisi si faranno oggi, la parola passata ieri ai circa 3mila cerresi votanti - su 3989 registrati, il 74,66 per cento, dice che quell’autostrada del Sole, più la futura Tem davvero dividono questa borgata dell’hinterland melegnanese. Sassi infatti ha vinto nelle sezioni 3-4, le due di Riozzo: decisamente largo nella 4 (453 preferenze contro le 140, più o meno equamente divise, lasciate ai due contendenti), con scarto un po’ più ridotto nella 3. In pratica, la “frazione”, la più vicina a Melegnano, ha detto con chiarezza “Insieme per Cerro”. Papetti viceversa si afferma in ambedue i seggi del capoluogo Cerro, che però ha meno votanti iscritti ai registri: prende ben 410 voti nella sezione 1, e lascia Sassi a 210 lunghezze, vince anche lui un po’ più di misura nella 2 (311 a 232). Denis Zanaboni può consolarsi con la seconda piazza nella sezione 3, dove precede “Solidarietà Civica Indipendente” e con il testa a testa con Papetti nella 4. Risultato di questa fotografia: si sprecano le analisi su quella contrapposizione di campanili che scavalca i millenni, i secoli e le autostrade vecchie e nuove. Naturalmente, ciascuno interpreta il doppio responso a modo suo: Sassi lo vede come contrapposizione nociva (e fallita) tra una parte e l’altra del paese: «Lavorerò per superare questi anacronismi». Papetti, emerso come il rivale più agguerrito, in una certa misura si sente “sindaco” di una metà del paese, quella che fra l’altro tradizionalmente negli ultimi dieci anni ha premiato le opposizioni all’amministrazione di “Insieme per Cerro”. La fotocronaca dello spoglio elettorale a Cerro e Riozzo è stata decisamente avvincente. Già poco dopo le 15 le tendenze hanno cominciato a manifestarsi con chiarezza, indicando un Sassi che aveva preso il largo a casa sua - abita a Riozzo- e un Papetti fortemente avanti.. a casa sua, in quanto l’imprenditore 47enne è residente da sempre a sud dell’A1. Ad un certo punto, verso le 17, i due erano perfettamente appaiati: 578 a 578, lasciando Zanaboni nettamente alla distanza. La vittoria di Sassi si è capita quando, nonostante il testa a testa, mancavano ancora i dati della quarta sezione riozzese, considerata “roccaforte”. Infatti, alla fine il conteggio ha prodotto un podio diviso tra 43,49 per cento, 35,68 e 20,83.

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