Rubriche/Lettere
Lunedì 23 Gennaio 2012
Vorrei delle risposte sulla neve chimica vicino alla centrale
Buongiorno, vorrei ricevere alcune risposte dall’amministrazione della centrale Sorgenia di Bertonico-Turano o da chiunque sia competente e sappia rispondermi con una certa precisione. In questi freddi giorni di metà gennaio, si sono verificati diversi episodi di neve artificiale. Ciò è successo in diversi punti tra Bertonico, Castiglione d’Adda e Turano Lodigiano. È vero che il livello d’inquinamento della Val Padana sta arrivando a livelli tristemente storici, ma vorrei capire e far capire il livello di pericolosità di questa neve artificiale. Ne approfitto per ribadire il fatto che sarebbe ora e tempo che gli amministratori lodigiani iniziassero a prendere in considerazione il fatto che senza politiche rigide e severe a favore della riqualificazione dell’ambiente e dell’aria lodigiana, presto arriveremo al punto di dover scappare dalla nostra terra. Già siamo entrati nel guinness dei primati «meritandoci» la bandiera nera per i tumori, vogliamo aggiungere altro? Le soluzioni per migliorare questa drastica situazione ci sarebbero, ma il problema principale è che, oggi giorno, il reddito viene messo prima della salute e così ecco che si è arrivati al punto di pensare che pagando 5 euro di congestion charge (una tassa per farla breve) l’inquinamento scompare. Il nostro territorio ha bisogno di riavere il verde (piante, boschi, filari, boschetti) di sua competenza. Verde che è stato tolto per creare aree industriali e per favorire l’aumento della produzione cerealicola e foraggera. Verde che serve a mangiare le sostanza tossiche presenti nell’aria per trasformarle in ossigeno e quindi aria pulita per i nostri polmoni. So benissimo che siamo in periodo di crisi totale e so benissimo che «toccare» il reddito è sempre un discorso off-limits, ma è anche vero che la salute è la base di partenza per poter godere poi del reddito prodotto. Si potrebbe benissimo far coesistere le due realtà, come è sempre stato fatto fino ad una ventina d’anni fa. Basta volerlo, anche per il futuro di chi nascerà in questa terra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA