Egr Sig. Direttore, la legge della Regione Lombardia n 24 del 2006 stabiliva che gli impianti termici delle abitazioni venissero dotati di regolatori della temperatura (valvole termostatiche) e di misuratori del consumo dei singoli utenti. Se non vado errato questa disposizione era finalizzata al risparmio energetico e quindi alla riduzione dell’inquinamento atmosferico confidando che il pagamento da parte dei singoli utenti del proprio effettivo consumo spingesse a contenere la temperatura delle abitazioni nei limiti del minimo necessario (come d’altronde viene fatto da coloro che dispongono di riscaldamento autonomo). Già i tempi di adeguamento degli impianti prevedevano termini abbastanza larghi, agosto 2012 per impianti vecchi e di grandi dimensioni e poi, via, via agosto 2013 e agosto 2014 (sei, sette, otto anni).
Siamo quindi arrivati a 15 giorni dalla prima scadenza per applicare la regola che ogni disposizione deve essere prorogata, perché in Italia si arriva sempre all’ultimo momento. E infatti la provincia di Lodi rinvia l’applicazione della prima scadenza di un anno.
Ma allora le domande che sorgono spontanee sono: La legge R.L. non serve a contenere l’inquinamento? Oppure, alla provincia di Lodi non importa nulla dell’inquinamento?
Oppure, ancora, la Provincia di Lodi è convinta che nell’agosto 2013 la crisi economica attuale (che ha giustificato il rinvio), sarà definitivamente alle spalle? Ovvero si voleva dimostrare definitivamente che le Province sono un ente da abolire? Grazie dell’ospitalità.
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