Vogliamo salvarci la vita, ecco perché lottiamo ogni giorno

Un altro morto.Un’altra persona che ha cercato di salvarsi la vita attraverso un intervento di chirurgia bariatrica.E non c’è riuscita.E questa notizia mi riempie di tristezza e mi lascia attonita. Ma ancor di più mi rattristano i giornali che riportano titoli orrendi “Muore per essere più magra” e ogni volta, anche da questi drammatici eventi, si otterrà sempre e solo la successiva spettacolarizzazione dell’obeso e la sua ridicolizzazione in trasmissioni televisive da saltimbanchi di infimo ordine, nel corso delle quali, una donna di 150 kg ballerà su un cubo, dichiarando al mondo di essere felice di essere grassa. Quanti di voi le crederanno? Io no di certo. A ballare su quel cubo è solo la sua disperazione, è solo il suo grido di aiuto, è solo il suo desiderio di uscire dall’anonimato, di sentirsi viva. A qualsiasi prezzo.Siamo soggetti a rischio altissimo, soprattutto su un lettino di sala operatoria. Con questi pesi siamo un rischio enorme per noi stessi, ma anche per il chirurgo che avrà la nostra vita fra le mani. Perché potremmo morire anche per una banale tonsillectomia.Ma sappiamo perché siamo su quel lettino. Sappiamo che vogliamo salvarci la vita, migliaia di persone come me sono passate da questo calvario. E sanno cosa significhi.I chirurghi che operano, in chirurgia bariatrica, lottano con te al tuo fianco e posso solo immaginare ora come si senta il chirurgo che ha operato quella giovane donna.Tutto questo ve lo dico perché non si creino allarmismi, non si creino fazioni fra operati e non operati, fra chi è favorevole e chi è contrario.Siamo figli dello stesso utero. Obesi. Ma non felici di esserlo. Ed è per questo che lottiamo ogni giorno. Con gli strumenti che siamo in grado di utilizzare.Ed è per questa lotta che non dobbiamo più permettere di essere ancora derisi e non compresi. Non voglio più leggere questi titoli sui giornali, non voglio più che si muoia per obesità, ma, se mai malauguratamente dovesse ancora accadere, voglio che si legga “Muore per salvarsi la vita”.Spezziamo il silenzio, oggi più che mai, di Obesità si vive non si muore!Io sono stata operata il 5/06/2012 di bypass gastrico e ho ricominciato a vivere perché l’obesità è una brutta bestia che ti uccide piano piano, e colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff del dott. Baldini dell’ospedale di Piacenza

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