Viabilità dell’ospedale maggiore, il sindaco deve obbedire all’Asvicom?

Signor direttore, prendo atto che il neoeletto sindaco di Lodi è ostaggio di una delle associazioni commercianti della città, la Asvicom, la quale ha imposto un nuovo brusco cambiamento alla recente viabilità realizzata di fronte all’ospedale. Come leggo sul «Cittadino», dopo le proteste di alcuni negozianti, il Comune di Lodi ha accettato di ripensare le novità introdotte solo una settimana fa. L’ipotesi, scrivete voi, è che via Borgo Adda torni al suo vecchio senso di marcia, che si potrà circolare da via Massena verso via Isola Caprera, che per la strada “Age Bassi” si potrà viaggiare solo da via Borgo Adda verso viale Savoia, che verrà mantenuto il doppio senso di circolazione in Largo donatori del sangue, mentre le automobili che provengono da via Secondo Cremonesi non potranno immettersi in via Borgo Adda.Anche con la passata compagine guidata da Lorenzo Guerini si mormorava che a Palazzo Broletto preferissero una delle due associazione dei commercianti, al punto da accogliere in giunta un loro esponente. In questo caso, pur di non scontentare l’Asvicom e i suoi iscritti, la rivoluzione viabilista dell’ospedale dovrebbe venire ulteriormente stravolta. Il nuovo sindaco rischia così di iniziare male la propria avventura, perché se tutto dovesse andare come da voi delineato, dimostrerebbe di fare chiari favoritismi e di dover “obbedire” alle richieste di Asvicom. Mi chiedo per quale motivo l’altra associazione del commercio se ne stia stata finora zitta. Dorme?Svolgendo un lavoro legato al commercio, firmo questa mia lettera con nome e cognome e indirizzo, chiedendole per favore di apporre alla stessa soltanto le iniziali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA