Verde pubblico, un crescendo di incuria e noncuranza

Gentile direttore,come movimento di impegno civico attento alle problematiche ambientali, abbiamo monitorato la situazione del verde pubblico nella nostra Sant’Angelo. A gennaio avevamo effettuato un censimento parziale delle principali vie, affinché l’Amministrazione Comunale potesse provvedere, in tempo utile, a completare il censimento attraverso i propri tecnici e all’approvvigionamento di nuovi alberi di consona tipologia, alla loro messa a dimora e la loro successiva appropriata manutenzione (innaffiatura, zappatura, ecc. ecc.)Speravamo così che la città potesse cominciare ad apparire, con la nuova stagione, meno abbandonata a se stessa e passo dopo passo risvegliarsi dal lungo letargo.Una lettera era stata inviata all’assessore all’ecologia con il dettaglio delle vie e relativo numero di piante mancanti. Spiace constatare che tale sollecitazione non abbia avuto risposta alcuna.Non solo: con l’ordinanza n. 24 del 3 giugno 2015 il Sindaco informava che a seguito di un sopralluogo si erano censiti alberi malati da abbattere e alberi da potare.Esattamente da tagliare: 1 albero ai giardini pubblici di via Morzenti (le Vignole, già oggetto in tempi ormai remoti ma sempre con questa amministrazione di taglio selvaggio dei filari di tigli per far posto ai parcheggi); 2 alberi nell’area verde di Villa Cortese; 1 albero in via Semenza e 1 albero in Piazza mons. Nicola de Martino di fronte al circolino ( ci risulta che desse fastidio a qualcuno perché “sporcava”…).Due alberi in viale Santa Maria Regina se la sono cavata con la sola potatura così come 1 albero nel parchetto di via delle Querce. Ma la cosa che lascia perplessi è che non vengono indicati gli esperti che dovrebbero fare il sopralluogo e decidere le sorti delle piante, spiegando scientificamente i motivi provati. Riportiamo il testo: “Visti sul posto gli alberi di medio e alto fusto considerati nell’elenco stilato dall’Ufficio tecnico,insieme al personale del gruppo comunale volontario di protezione civile,a cui tornerebbe utile un certo numero di alberi da tagliare ai fini di esercitazione per i propri iscrittigarantendo così la gratuità degli interventi”.Della serie prendiamo due piccioni con una fava: gli alberi sono malaticci? La protezione civile deve fare ”esercitazioni” … facciamoli tagliare. A dir poco inquietante.Inoltre anche lo smaltimento e recupero dei materiali di risulta dei tagli, viene assicurato, sempre a titolo volontario, dalla protezione civile…cioè? Si tengono la legna da ardere? Per i caminetti?Ma non è finita qui…Il 24 giugno abbiamo inviato tramite il nostro rappresentante in commissione ecologia questa segnalazione avente per oggetto: Taglio filare di pioppi in via dei BoschiRiportiamo il testo nelle sue parti principali.Abbiamo purtroppo constatato che in via dei Boschi, all’altezza dell’azienda di proprietà Gallotta, sono stati tagliati una serie di pioppi ad alto fusto (circa 7 o 8 esemplari) all’apparenza in buone condizioni. Profondamente dispiaciuti nel veder scomparire una consistente parte del patrimonio arboreo, che da decenni costeggiava quello che risulta essere il percorso ciclopedonale più caro ai santangiolini, ci siamo subito attivati per cercare di comprendere le ragioni di questo improvviso taglio. [….]Ad un ulteriore approfondimento dei documenti comunali relativi al PGT e suoi allegati, riscontriamo quindi che:• Nella tavola A10-Vincoli del Piano delle Regole, l’area in questione appare inserita in un PLIS (Piano Locale di Interesse Sovracomunale);• Nella tavola A09 5000-Sud, sono indicati chiaramente: i filari esistenti (tra cui quello in questione), quelli previsti (in continuità) ed il «percorso ciclopedonale di fruizione ambientale esistente», coincidente con il tracciato del “Mio Lungo”;• Le Norme Tecniche di Attuazione, prevedono espressamente alcune prescrizioni per queste aree e per questi percorsi, (art. 37) per “tutti i percorsi individuati sulla tavola di Piano è fatto obbligo dei proprietari degli stessi la loro manutenzione e conservazione della percorribilità e fruibilità pubblica, oltre alla manutenzione degli elementi vegetazionali che costituiscono un carattere di riconoscibilità del percorso”.A questo punto chiediamo gentilmente di indicarci:- chi ha eseguito l’intervento;- se lo stesso non vìola le normative ed i regolamenti vigenti in materia;- se sia prescritto il rilascio di una specifica autorizzazione preventiva al taglio e nel caso lo sia, in che data è stata richiesta ed in che data è stata eventualmente rilasciata.[…]Questa volta la risposta è arrivata il 18 luglio, ma… eccola: con riferimento alla Sua segnalazione, la scrivente ha interpellato diversi proprietari dei terreni attigui a quelli sui quali insistevano gli alberi tagliati per una puntuale individuazione della proprietà stessa. Sarà nostra cura tenerla informata.A questo punto sorgono in noi spontanee queste considerazioni/interrogativi e cioè che :• questa amministrazione non era al corrente del taglio in quanto non è stata ricevuta e tantomeno rilasciata alcuna richiesta di autorizzazione formale né alcuna comunicazione informativa• gli uffici tecnici non hanno potuto procedere con i normali strumenti informatici/cartacei in loro uso per l’individuazione della proprietà dei terreni interessati al taglio (e la cosa francamente stupisce un po’).Che dire…La già scarsa attenzione e sensibilità all’ambiente (ormai del problema Lambro che aveva infiammato i santangiolini tempi addietro si è persa ogni traccia) , è venuta via via peggiorando in un crescendo di incuria e noncuranza del verde pubblico. Cordiali saluti

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