Un’odissea alla notte bianca per colpa dei vigili urbani

Gentile direttore,scrivo questa lettera alla sua redazione per raccontarle la mia personale “odissea” durante la Notte Bianca. Vivo in provincia di Lecco e il giorno della manifestazione sono arrivato a Lodi per lavorare in un negozio del centro, in via Vittorio Emanuele. Alle 17 ho parcheggiato nella via dell’Acquedotto, già piena di auto, fortunatamente un motociclista mi ha lasciato il posto; ho fatto il regolare tagliando e sono andato a lavorare. Ho notato solo un cartello di “divieto di sosta” che però se ne stava dalla parte opposta della strada e dentro a delle strisce gialle, quindi non aveva nulla a che fare con l’area di sosta dove c’erano le altre vetture.Alle 22 mi sono accorto di aver lasciato dei documenti in macchina, così sono andato a prenderli. Ebbene, l’auto non c’era più! Era stata rimossa! Mi sono rivolto a un vigile, il quale ha risposto che evidentemente “non dovevo metterla lì”, anche se non c’erano né transenne né segnalazioni. Mi è stato detto che la mia macchina si trovava in un deposito e che vista l’ora avrei dovuto pagare un supplemento per ritirarla: un supplemento pari a 110 euro (a cui si aggiungeva poi la multa). Il deposito, però, si trovava a circa 5 chilometri di stanza e io non sapevo come raggiungerlo, anche perché dovevo tornare a lavorare. Ho chiamato il numero dei taxi e ho scoperto mio malgrado che non ce n’era nemmeno uno a disposizione. Alla fine il titolare del negozio in cui lavoravo mi ha gentilmente accompagnato, anche qui però ci sono stati dei problemi: il vigile che controllava gli accessi al centro storico, messo al corrente di tutta la vicenda, ci ha detto che potevamo uscire dal centro ma non rientrare. Così, una volta ritirata la mia macchina (e non ero l’unico al deposito con lo stesso problema, altra gente si è vista portar via l’auto senza che ci fosse un cartello a segnalare il divieto di sosta), abbiamo posteggiato in viale Milano e siamo tornati al lavoro.Vorrei far presente il tempo perso e il disagio che mi è stato creato, senza contare che ho buttato via dei soldi per la cattiva organizzazione della polizia locale. Faccio 70mila chilometri all’anno e ho 56 anni, ma una cosa simile è la prima volta che mi capita.Cordiali saluti,

© RIPRODUZIONE RISERVATA