Un’altra vittoria per chi a Lodi non è rimasto in silenzio

È con enorme soddisfazione che abbiamo appreso della seconda sconfitta di Fiorani che aveva in tutti in modo cercato di bloccare la messa in scena a Lodi dello spettacolo sulla scalata Antonveneta. Già nel 2009 un giudice aveva respinto la richiesta di Fiorani, richiamandosi direttamente all’articolo 21 della Costituzione italiana che sancisce la libertà di espressione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ora un altro giudice ha respinto la richiesta di risarcimento di 5 milioni di euro per diffamazione intentata da Fiorani contro Eugenio de’ Giorgi, attore e regista dello spettacolo “Previsioni meteo: diluvio universale - the rise and fall of Gianpy” in cui si raccontavano le vicende dell’ex amministratore delegato della Popolare di Lodi e degli altri furbetti del quartierino che nel 2005 orchestrarono le fallite scalate alle banche Antonveneta e Bnl e alla Rcs. La sentenza non è certo una sorpresa per quanti allora avevano sostenuto la messa in scena dello spettacolo a Lodi e si erano battuti pubblicamente, anche attraverso una raccolta firme a cui avevano aderito più di 1.000 cittadini. A partire dalle associazioni che hanno promosso a Lodi lo spettacolo: Associazione culturale Adelante!, Associazione culturale Bottega dei Mestieri Teatrali – Teatro Nebiolo, Associazione culturale Casa del Popolo, Centro Documentazione Teatro Civile, Circoscrizione locale dei soci di Banca Etica della provincia di Lodi, Laboratorio per la Città, Legambiente Lodi, Punto Informativo Finanza Etica, Rete Lilliput-Nodo di Lodi.La soddisfazione è ancora maggiore perché molte di queste realtà possono ascrivere a loro merito di aver contrastato lo strapotere di Fiorani fin da tempi in cui davvero poche erano le voci critiche, organizzando, ad esempio, nel 2002 le manifestazioni contro il Forex mentre la Piazza della nostra città era chiusa ai comuni cittadini perché occupata da quel tendone per celebrare Fiorani. Le stesse realtà che hanno poi organizzato eventi pubblici per denunciare quelle operazioni finanziarie rivelatesi illegali che hanno avuto come vittime clienti e correntisti della banca, e non solo loro. Nel frattempo sono state emesse altre numerose sentenze di condanna per Fiorani, tra cui poche settimane fa la sentenza definita per falso in bilancio per le note vicende della Popolare di Lodi. La sentenza dovrebbe però forse indurre a riflettere (e magari a scusarsi) chi nella nostra città non ha mai speso una sola parola di condanna nei confronti di Fiorani; gli stessi che anche ai tempi dello spettacolo avevano preferito non scegliere da che parte schierarsi, tra i cittadini e associazione che difendevano la libertà di espressione e chi come Fiorani aveva cercato in tutti i modi di usurpare questo diritto.Insomma un’altra vittoria per quella parte città che non è stata in silenzio e per chi si è battuto per difendere la libertà di espressione. A noi piace credere che sia una vittoria per tutta la città.

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