Sig. Ferruccio Pallavera, in merito all’articolo apparso il 27 luglio 2012 sul Vostro quotidiano a tutta pagina titolato: “Lodi-Boffalora, la superstrada delle bici” a firma di Greta Boni mi consenta, se ritiene, di esprimere le mie riflessioni in merito. È probabile che alla giornalista sia sfuggito di mano il “reportage” proposto, in quanto ritengo una tale enfasi degna dell’inaugurazione di un’opera di grande portata per la quale anche la semplice saggezza popolare è in grado di individuarne la vera dimensione dell’evento annunciato. Colto dalla curiosità, scorrendo le righe, determino con lucida chiarezza e rapida capacità di apprendimento l’evento: “Inaugurato ieri un tratto della pista, il resto sarà pronta a ottobre”.
Una banale opera attesa da oltre un decennio, come argine per la messa in sicurezza da eventuali esondazioni dalla sponda sinistra dell’Adda per circa due terzi del percorso, cogliendone la semplice conseguenza di realizzare una pista ciclabile a collegamento con la vicina Boffalora d’Adda.
Per chi conosce la situazione viabilistica del tratto, e batte davvero l’asfalto con le ruote della propria bicicletta in nome di sincera convinzione di un modo migliore ed ecologico, diversamente da qualche politico locale che ne fa un biglietto da visita per le prossime elezioni e da una giustificazione all’attuale poltrona che occupa, percorrendo qualche centinaio di metri in bicicletta nell’ambito del grazioso centro storico della città, facendo “gimcana” tra le palle bianche, spille simulanti porta biciclette avvitate alla pavimentazione porfirea, sedute circolari, con fori, senza fori, sedute rette, si rende conto che la realizzazione della pista ciclabile annunciata risulta essere di estrema necessità a semplice salvaguardia della stessa vita dei cittadini. Pena, il dover leggere sul vostro giornale con scadenza giornaliera, incidenti stradali di ciclisti investiti.
Trascrivo l’elenco delle personalità più di rilievo che hanno benedetto l’inaugurazione: Presidente Foroni, Assessore Capezzera, Assessore Boneschi, Comandante Miano, Presidente Gori, Sindaco Boffi, Assessore Uggetti, Prefetto Gioffrè e mi fermo.
Io provo pena per queste baracconate per tanti motivi. Cito il più saliente. I cittadini che seguono le sorti della propria città e di conseguenza desiderano fortemente che le persone investite dal compito di gestire al meglio la cosa pubblica abbiano le dovute capacità, che abbiano davvero il senso civico prima del proprio interesse, desiderano sapere il motivo di questa inaugurazione di “opera incompiuta ad oggi”.
Un tratto di pista ciclabile che da Boffalora volge verso Lodi (contrariamente al titolo del giornale) e si interrompe nei pressi della trattoria Balcon, il resto tutto incompiuto. I sorrisi di compiacimento dei personaggi pubblici intervenuti che vengono rappresentati in fotografia riportata dal giornale assomiglia ad un sogghigno di presa in giro. Ho cercato risposte, non ne ho trovate di sensate: non ci sono scadenze elettorali prossime al punto da giustificare un simile spettacolo, quando a detta loro, ad ottobre si arriva al traguardo finale. Quindi ad ottobre, mi raccomando, fate in modo che venga celebrato anche il secondo atto teatrale! L’inaugurazione del tratto trattoria del Balcon-Lodi.
Distintamente
Angelo Cerri
Risponde la giornalista
Gentile signor Cerri, sinceramente non credo che mi sia «sfuggito di mano il reportage», per un semplice motivo: non si trattava di un reportage ma di un semplice articolo di cronaca. La Provincia ha invitato le diverse testate del territorio all’inaugurazione della pista ciclabile, la redazione mi ha incaricata di seguire l’evento e io mi sono limitata a fare il resoconto di ciò che è stato detto e fatto (spero nel modo più completo possibile e senza annoiare i lettori).
Commenti e giudizi sull’opera non spettano a me, almeno per il momento. È vero, la pista ciclabile è ancora incompiuta ma sarà inaugurata a ottobre, un aspetto che è stato sottolineato nel pezzo e che è stato rilevato anche dall’assessore del Comune di Lodi Simone Uggetti. Non si preoccupi, come di consueto vigileremo affinché siano rispettati i tempi. Un cordiale saluto.
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