
L’Amministrazione comunale di Lodi mostra una vera e propria passione per la colata di cemento, usandola come rimedio dal dubbio gusto estetico per tanti problemi della città. Il caso più recente è quello di Via Borgo Adda, dove negli ultimi tempi, a seguito della rimozione di alcuni alberi malati o morti, nello spazio destinato ad ospitare la pianta è stata fatta una bella colata di catrame. E così lungo Via Borgo Adda gli alberi si alternano con tanti spazi vuoti, dove la pianta è stata rimpiazzata con una gettata di cemento. Numerosi sono i casi in cui viene effettuata una manutenzione “assassina”. Nel recente intervento in Via Marsala, le bocche di lupo, ovvero le bocchette per lo scarico delle acque piovane, sono state chiuse o parzialmente otturate dal nuovo manto stradale. Mentre i cordoli di granito rotti in corrispondenza delle bocchette son rimasti lì dove sono. Devastante è poi l’approccio del Comune nei confronti dei cubetti di porfido: man mano che i cubetti saltano, la buca viene colmata con una colata di bitume. Se il ripristino viene eseguito, si intende, perché spesso le buche vengono lasciate lì dove sono. Il caso di Via Serravalle è un esempio-simbolo di come la tradizione della “manutenzione assassina” da parte del Comune sia ben datata: la Via presenta un bel porfido rosso di Quasso al Monte, ma nell’arco di tanti anni quel porfido è stato “coperto” e “rappezzato” con colate di cemento, danneggiando così l’estetica della Via. Tante chiazze nere ora coprono il porfido rosso. Sarà pur più comodo per l’amministrazione fare una gettata di bitume che mandare un addetto a livellare il tutto e a posizionare i cubetti uno per uno, ma tale necessità sarà stata prevista di sicuro al momento dalla pavimentazione. Il risultato è che strade e marciapiedi di Lodi sono in alcuni casi peggiori di tante città del terzo mondo, non sono di certo strade e pavimentazioni degne di una città di un “paese sviluppato”.
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