Un salto di qualità con il prolungamento della linea S1

Gentili Amministratori, vorremmo fare assieme a voi una riflessione, sull’opportunità di prolungare l’attuale linea S1Saronno-Lodi fino a Piacenza.Sappiamo tutti che in questo modo, con un unico treno (la S1 ha buoni indici di puntualità ed un ottimo materiale rotabile che siamo orgogliosi di avere a disposizione da Regione e Trenord), potremmo collegare 2 Regioni, ma soprattutto 2 Province (Lodi e Piacenza, ma aggiungeremmo anche Cremona) che hanno molti fattori comuni in campo di pendolarismo per affari e lavoro, turismo, economia agricola, prodotti della terra, enogastronomia, sviluppo delle Università di Piacenza e Lodi in chiave agroalimentare e veterinaria.Potrebbe essere davvero una bella occasione per un salto di qualità della mobilità sostenibile in tutta la Lombardia, un progetto veramente rispettoso dell’ambiente (pensiamo che dalla provincia di Piacenza potremmo collegarci a quella di Varese, passando per la futura Milano città Metropolitana e l’aeroporto di Malpensa, per poi tornare alla stazione di Piacenza da cui accedere agevolmente al trasporto regionale dell’Emilia Romagna).Certo ognuno dovrà fare la sua parte, per sostenere l’investimento necessario, investimento che dovrà essere importante per non dilatare i tempi di percorrenza attuali, fattore che «alla mezzanotte farebbe tramutare la Carrozza in una zucca».Se ragioniamo oltre agosto 2011, anche pensando all’Esposizione Universale Milano 2015, l’occasione ci pare di quelle che capitano una volta sola per le generazioni presenti, capace però di creare un volano di sviluppo ed intercettare ricchezza e servizi da poter lasciare un giorno a quelle future.Abbiamo delineato questo scenario ideale, perchè prendiamo il treno per lavoro dal 1991 (io sottoscritto) ed altri amici son messi ancor peggio! Abbiamo viaggiato su Interregionali ed Espressi caldi d’estate almeno quanto freddi in inverno, con le porte che si sono aperte diverse volte durante la corsa e che sono stati soppressi o sono giunti alla meta con ore di ritardo... Vorremmo non sederci sul buon servizio attuale, ma vogliamo già pianificare il futuro ed invogliare gli indecisi di oggi ad usare il mezzo pubblico (anche di sabato e domenica!).

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