
Buongiorno direttore, Le scrivo per riportare alla ribalta lo scandalo del muro sulle sponde dell’Adda. Vorrei coinvolgere i lodigiani e tutte le associazioni interessate per fermare lo scempio che si sta consumando sulle rive del nostro fiume. Dobbiamo ribellarci, far sentire la nostra voce, fermare questa assurda opera che deturperà per sempre i nostri paesaggi, il nostro fiume. Lo possiamo fare, lo dobbiamo fare, non dobbiamo rimanere impassibili di fronte a questa assurda opera. Sono stato a Como settimana scorsa: Como deve essere d’esempio per noi lodigiani. Anche lì una mente malata aveva fatto costruire un muro sulle sponde del lago, anche lì la costruzione del muro era già in fase avanzata: i cittadini si sono ribellati e con varie iniziative hanno fatto abbattere il muro, hanno bocciato l’opera ed adesso le sponde del lago sono tornate al loro aspetto con solo dei pannelli di vetro come protezione. Si può fare, gli abitanti di Como sono un esempio. Scrivo al Cittadino sperando si possa d are il via ad una iniziativa quantomeno per sentire il parere dei cittadini, fino a magari poter proporre un referendum in cui ci si possa esprimere.
Passeggiare sulle sponde dell’Adda e trovarsi quel muro fa veramente stringere il cuore e ci si domanda a quale genio è venuta in mente questo assurda opera. E non si tiri in ballo la protezione delle esondazioni: a parte che il muro non potrebbe trattenere la piena, il problema andrebbe risolto, come si faceva una volta e si è smesso di fare, pulendo il letto del fiume e con una manutenzione accorta delle sponde.
Faccio affidamento ai lodigiani, alle varie forze politiche, a tutte le associazioni, fermiamo questo scandalo, facciamo un referendum, Como è l’esempio che ci deve far forza. Noi lodigiani abbiamo la triste fama di essere cittadini “spenti”, di essere una città dormitorio e di saper solo subire ogni cosa che piove dall’alto: per una volta svegliamoci, facciamo sentire le nostre ragioni, ognuno faccia sentire la sua voce e fermiamo questo delitto sul nostro fiume. Grazie
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