Un motivo in più per combattere sul serio la prostituzione

Ci voleva il morto, per arrestare lo psicopatico che ha barbaramente seviziato e ucciso la povera Cristina Zamfir ad Ugnano (Fi). Ma prima di lei, altre donne, altre prostitute sono state vittima delllo stesso maniaco. Non sarebbe stato il caso di intervenire subito, senza aspettare che una di loro morisse? Basta, non se ne può più della piaga della prostituzione - mi riferisco a quella di chi svolge questa attività costretto/a, contro la sua volontà -. Sarebbe bene che, chi ricorre a questo fenomeno per motivi diversi, il cosiddetto «cliente», riflettesse. Lo Stato fa poco, forse sarebbe meglio dire non fa niente per combattere questa triste realtà. E la politica? Non ho mai sentito un programma di governo dove si parlasse di lotta alla prostituzione clandestina. Qualcuno, parla di riaprire le case di tolleranza: mi sembra una proposta ipocrita (e poi ci pensa l’ufficio di collocamento a reperire la mano d’opera?). Occorre, invece, educare, in famiglia, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione. Non basta proporre l’uso del profilattico, punto e a capo. Si deve informare e formare una coscienza critica ed una personalità intelligente, incominciando dai giovani.

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