Uffici pubblici chiusi, noi invece dobbiamo sempre lavorare

Buongiorno, vi scrivo nella speranza che questa lettera venga pubblicata sul Vostro giornale, per esprimere il mio disdegno su quello che sta succedendo con le nuove leggi in Italia, nel nostro settore lavorativo.Sono una ragazza di 28 anni e lavoro in un supermercato di Lodi, potrei dire «vivo» in un supermercato di Lodi perché grazie a queste nuove leggi, nuove riforme, liberalizzazioni e quant’altro, i miei colleghi ed io, e tutte quelle persone che lavorano nel nostro settore, sono praticamente prigionieri del loro posto di lavoro, non abbiamo più il diritto di passare le nostre domeniche, le feste, Natale, Pasqua, in famiglia, perché il negozio è aperto no stop! Questo anche grazie alla clientela, sarebbe bello che fossero dalla nostra parte e evitassero di venire a fare spesa alla domenica e nei giorni di festa, e invece da noi c’è chi chiede «Ma a Pasqua siete aperti vero??».Non è giusto quello che stanno facendo, approfittano del fatto che in Italia la gente ha paura di perdere il posto di lavoro e allora non fa niente per i suoi diritti e tutte le aziende ci marciano sopra! È una vergogna!!! Poi se provi a chiedere di tenere aperti sabato e domenica anche i servizi pubblici come Poste, Banche o quant’altro ti senti rispondere che non è la stessa cosa. Io questa mattina 30 Aprile 2012, approfittando di un riposo, mi sono diretta in una struttura pubblica perché avevo bisogno di un loro servizio... La porta era chiusa perché oggi è un pre-festivo, vi sembra giusto???

© RIPRODUZIONE RISERVATA