A differenza di quanto sostiene Emanuele Maffi, nella vicenda dell’ex distributore di viale Dalmazia non c’è stata alcuna reticenza da parte del Comune, che ha sempre informato puntualmente la stampa su tutti i passaggi della procedura, ultimo dei quali il rilascio del permesso di costruire in sanatoria, avvenuto il 17 luglio e reso noto proprio dal Cittadino il 19 luglio.
La doverosa risposta alla lettera del signor L.G. del 21 agosto (citata da Maffi come episodio che avrebbe “costretto” l’amministrazione a fornire spiegazioni) non ha quindi fatto altro che ribadire informazioni già date e di pubblico dominio da oltre un mese. Per quanto riguarda i dubbi di Maffi sulla regolarità della procedura, l’amministrazione comunale conferma la piena convinzione di aver assunto decisioni conformi a quanto previsto dalla legge. Piuttosto che auspicare l’interessamento della magistratura, Maffi potrebbe assumersi la responsabilità di presentare una denuncia: tutta la documentazione che dovesse servirgli a questo scopo è già da ora disponibile e Maffi può passare a ritirarla quando vuole. Nel frattempo, allo scopo di garantire ulteriormente la massima trasparenza sulla vicenda, l’amministrazione comunale trasmetterà di sua iniziativa un’informativa all’autorità giudiziaria.
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