Toccherà alle famiglie guardare negli occhi il loro sindaco

Stimato signor Direttore, leggo su “Il Cittadino” di venerdì 21 aprile l’articolo a firma di Rossella Mungiello che riporta in maniera corretta la situazione delle famiglie di Sant’Angelo Lodigiano i cui bambini sono in età di scuola dell’infanzia e che si sono visti negare il diritto allo studio.

Ringrazio anche il gruppo di minoranza “Voltiamo Pagina” che ha sollevato il problema gravissimo causato dall’attuale Amministrazione che ha predisposto il piano previsionale triennale assegnando zero contributi alle famiglie i cui figli stanno frequentando o a quelli che si iscriveranno in futuro. Non entro nel merito di evidenziare quanti bambini non sono e non saranno scolarizzati, un Assessore alla Pubblica Istruzione non dovrebbe dormire la notte al pensiero , ma mi compete ribadire per assoluta chiarezza quanto già comunicato anche al Sindaco: la convenzione non e’ atto obbligatorio per l’erogazione dei contributi, quindi non usi questo pretesto.

Già la Legge R.L. n. 31/80 stabilisce che la convenzione è un atto “di norma” quindi non obbligatorio, ma anche una sentenza del Tar Lombardia (che abbiano consegnato all’Amministrazione) è chiara in proposito: il Comune se non raggiunge un accordo con l’Ente Gestore è tenuto per legge ad adottare un’altra forma di erogazione perché è assolutamente obbligato ad erogare il contributo per il Diritto allo Studio.

La Convenzione – ha il nome in testa – è atto fra due Enti che convengo su quanto in essa scritto. Le scuole che non sono titolari del diritto ( non è corretto dire che i contributi sono delle scuole, vengono erogati alle scuole in quanto è lì che i bambini assolvono al diritto allo studio )non possono in alcun modo convenire sulle scelte dell’Amministrazione pur comprendendo le loro esigenze di bilancio che però non possono ricadere così drasticamente sulle famiglie. Siamo in attesa della sentenza del Tar e qualora fosse ci fosse avversa , solo in quel caso ci rassegneremo come Fism dopo ovviamente aver letto le motivazioni.

Spetterà alle famiglie guardare negli occhi il loro Sindaco e chiedergli perché , trattandosi sicuramente di una scelta politica ha deciso di punirli pur non essendo certamente loro colpevoli dei problemi del Comune.

Grazie per l’ospitalità.

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