Sull’ex distributore si faccia chiarezza: c’è abuso edilizio?

Egregio direttore, tra i pensionati della piazza del duomo di Lodi da qualche tempo si parla sempre più spesso della costruzione edificata presso il tribunale, al posto dell’ex distributore di benzina.È un argomento su cui i commenti si sprecano, e se non ci fossero state le lettere del signor Emanuele Maffi apparse sul «Cittadino» probabilmente il Comune di Lodi non sarebbe intervenuto, visto che si è mosso solo dopo la “denuncia” del Maffi apparsa sul vostro giornale.Credo che il signor Maffi abbia toccato un nervo scoperto, perché mi hanno detto che sul «Cittadino» che si legge su Internet nella scorsa settimana sono usciti tanti commenti negativi e il sindaco ha messo i dipendenti del suo ufficio a rispondere apposta a tutti quelli che scrivevano contro.Sul «Cittadino» di questa mattina (sabato 11 febbraio, ndr) avete intervistato chi sta costruendo la palazzina al posto del distributore, e lui dice di essersi alzato solo di 13 centimetri, poi si lascia andare a critiche pesanti contro il Comune di Lodi.Mi chiedo a questo punto chi abbia ragione, perché la confusione regna sovrana. Forse in Comune non hanno capito la vera portata di questa storia, dato che tutti ne parlano a proposito e a sproposito. Il cerino acceso ce l’hanno in mano quelli del Comune, che devono fare chiarezza una volta per tutte, e dichiarare se l’abuso edilizio c’è stato oppure no. A vista d’occhio sembra che sono andati molto più in alto, ma potrebbe essere solo un problema visivo, Se questi signori sono andati più in alto del dovuto, bisogna che la legge la facciano rispettare, perché la legge è uguale per tutti.Alcuni anni fa hanno buttato giù una palazzina liberty e al suo posto hanno fatto un palazzo e nessuno gli ha fatto niente, perché hanno detto che era tutto in ordine, ma non è vero e la gente lo sa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA