Sulla Tem non possiamo chiudere gli occhi

Caro direttore e cari lettori, siamo un gruppo di ragazzi riunitosi nell’arco dell’ultima settimana nel comitato “No TEM” del Comune di Mulazzano. Abbiamo deciso di costituire un comitato apartitico per opporci alla realizzazione della TEM, il cui inizio dei lavori è previsto per la fine del 2011.

Siamo fortemente preoccupati dalla realizzazione di un’infrastruttura che modificherà radicalmente il nostro territorio senza apportare, a nostro parere, miglioramenti alla viabilità locale.

Non siamo soliti partecipare attivamente alla vita politica comunale e provinciale, ma l’amore per la nostra terra ci impedisce di accettare passivamente lo scempio del nostro territorio. Il luogo in cui viviamo è parte di noi, influisce su ciò che siamo. Non possiamo chiudere gli occhi davanti al suo abuso, poiché ne diverremmo complici.

Da decenni le nostre amministrazioni comunali si sono impegnate nella salvaguardia della splendida campagna che circonda il nostro paese e nel rispetto dell’ambiente. Oggi ci sentiamo minacciati dal progetto di un’autostrada a sei corsie più due di emergenza, soprelevata di 5 metri, che attraverserà il territorio comunale e comporterà un impatto notevole a livello ambientale, paesaggistico e di salute.

Vivendo già oggi in un territorio che presenta, a livello nazionale, uno dei più elevati tassi di incidenza tumorale sulla mortalità, crediamo che i 75.000 veicoli che si prevede usufruiranno quotidianamente della tangenziale esterna, aggraveranno ulteriormente la qualità dell’aria che respiriamo.

Consapevoli della necessità di una riqualificazione infrastrutturale che migliori la viabilità da e verso Milano, siamo convinti che questa tangenziale, che non farà altro che collegare la A1 alla A4, non rappresenti assolutamente la risposta adeguata ai problemi del traffico locale. L’Accordo di programma sottoscritto nel 2007 dalle amministrazioni pubbliche ed enti competenti, non è stato rispettato. Le opere compensative richieste dai comuni, in primis il rafforzamento delle principali arterie stradali di collegamento all’ area metropolitana ed il prolungamento della MM3 fino a Paullo, non saranno realizzate, causa mancanza fondi. La TEM, invece, si farà grazie agli investimenti dei privati (15,5% Impregilo, la stessa del ponte sullo stretto). Perché violentare il nostro territorio quando sono presenti progetti alternativi che comportano un impatto ambientale decisamente inferiore? Perché rimanere l’unico paese europeo che continua ad investire cifre stratosferiche nel trasporto su gomma (1700 milioni di euro solo per la TEM) quando molti paesi già vedono i frutti di accurate e lungimiranti politiche ambientali?

Nella scorsa settimana abbiamo iniziato una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai nostri concittadini. Nella sola giornata di sabato abbiamo raccolto oltre centoventi firme che si uniranno a quelle raccolte dagli altri comitati al fine di richiedere agli enti competenti in materia ambientale e sanitaria un riesame dello studio d’impatto ambientale.

Seppur riconosciamo le difficoltà nell’agire a livello politico formale, a causa dello stato di avanzamento dei lavori, riponiamo una grande fiducia nella società civile e nelle sue potenzialità. Il nostro scopo è quello di creare una mobilitazione attiva e concreta che, attraverso azioni simboliche, di natura sempre pacifica e nonviolenta, riescano ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e a mobilitare quanti più possibile nell’opposizione a questo progetto.

Ci siamo avvicinati ai comitati presenti in altri comuni e con loro collaboreremo al fine di creare una rete solida di comitati e associazioni che si battono, con ancora più forza, sul tema. Vi invitiamo a visitare la nostra pagina facebook (comitato “No TEM” comune di Mulazzano) ed il nostro sito internet (www.no-tem.blogspot.com) ancora in costruzione.

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