Rubriche/Lettere
Mercoledì 30 Novembre 2011
Sul caffè la fregola del sindaco Renzi è stata contagiosa?
Con la sentenza n. 4509 dello scorso 8 febbraio la Corte di Cassazione, prima sezione penale, ha sentenziato che la «pausa caffè, come tutto ciò che favorisce il recupero delle energie psico-fisiche, migliora in prospettiva la qualità del servizio espletato in seguito». In questo modo ha bacchettato tutti rigoristi che si scandalizzano di fronte ai dipendenti che prendono un caffè durante la giornata di lavoro. Nel pubblico impiego si è addirittura arrivati a pretendere la timbratura dell’uscita prima di poter prendere un caffè. La nostra casta di politici è certamente un esempio ricorrente di rigore ed a buon «rovescio» pretende di imporre questo genere di regole che, anziché feroci, sono solo risibili e sconclusionate, agitandosi come quelle ombre che si vedono durante le corse ciclistiche con la bandierina rossa in mano, quando si sbracciano e, con cipiglio, bloccano il traffico al passaggio dei corridori. È il loro momento di gloria per manifesta potenza sul resto del mondo che circola su quella strada. Nei giorni scorsi, anche nella piccola Mulazzano, sembrerebbe che il sindaco, naturalmente a salvaguardia dell’immagine del dipendente pubblico,abbia comunicato che i dipendenti del comune debbano astenersi dal recarsi durante l’orario di servizio al bar o presso le scuole per il consumo di caffè o altre bevande.
Come dovrebbero fare i dipendenti del comune che non lavorano nel palazzo municipale (stradini,polizia locale, operai, etc.) a prendersi un caffè oppure una bevanda ?
Questo il sindaco si è dimenticato di precisarlo usando forse due pesi e due misure.
La fregola del sindaco fiorentino Renzi è stata contagiosa?
Stefano Lazzarini
Confsal-Diccap
Lodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA