Sono cose che non possono far finta di non vedere

“I castiglionesi devono sapere…” così iniziava una lettera aperta del Sindaco Ferrari nello scorso anno, relativa al bilancio comunale, patto di stabilità, tagli dei trasferimenti, ecc. Preoccupazione condivisibile ma sapeva della crisi in corso perché era amministratore nella scorsa legislatura e politico di lungo corso. Sono aumentati tasse e tributi per pagare i servizi, d’accordo, ma quello che dà fastidio sono gli sprechi di denaro pubblico per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e il mancato riguardo dei beni in disponibilità del Comune. Sono stati realizzati i campi di calcio per allenamenti (per la precisione due) di cui uno completo di reti, porte e illuminazione, mai utilizzato e con una montagnola a centrocampo. Se mi è consentito un suggerimento, chiederei al Sindaco di “invitare” un gregge in transumanza. Otterrebbe gratuitamente tabula rasa, abbondante concimazione del campo suddetto e della contigua e ampia selva oscura. Del secondo mancano le reti di contenimento, sicché nei tornei estivi serali piovono pallonate verso il bar-ristoro frequentato anche da molti bambini. Il campo di beach volley, concretato velocemente, non è stato quasi mai usufruito e tuttora è desolatamente abbandonato. Sono anni che il traliccio coordinato per basket/minibasket è alle intemperie. A vederlo sembra una raganella di lataste nell’intento spiccare il salto ma le articolazioni sono arrugginite, gli snodi pure e l’impianto oleodinamico fuori uso. Che farne ora: ripararlo, venderlo, rottamarlo, trasferirlo? Ma i costi di riparazione o del trasloco valgono il valore del bene? Nel frattempo non è stata ancora sistemata la fontana dell’Incoronata, ormai ridotta a cassonetto di rifiuti degli incivili. Che dire dell’asfalto gruviera del tratto di strada Via F.lli Cervi/Via Giovanni XXIII e a quando la copertura dei campi di bocce? Questo è quanto succede nel sud - est del paese che “i castiglionesi devono sapere” e che i nostri amministratori non possono non sapere o che fan finta di non sapere.

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