Smettiamola di lamentarci, è il momento di darsi da fare

Carissimo Direttore, non è mia abitudine scrivere al suo giornale, non l’ho più fatto da 4 anni circa, ma quanto è successo domenica scorsa mi obbliga a farlo, almeno per senso civico. Intorno le ore 16.30, nel bel mezzo di un pomeriggio di sole, ero in giro per la nostra città in bicicletta, con mio figlio, quindicenne. Dopo aver superato di poche decine di metri la piazzola ecologica «Astem» sulla vecchia cremonese (strada molto battuta la domenica da ciclisti che si apprestano ad imboccare la ciclabile in direzione Cremona) mi accorgo di un piccolo incendio sul ciglio della strada. Ho pensato che essendo quel tratto ancora aperto alle auto qualche «cr....no» doveva aver gettato un mozzicone di sigaretta dal finestrino (o peggio...) innescando così un piccolo ma potenzialmente pericoloso incendio (come vede dalla foto allegata la vegetazione in quel tratto è abbastanza fitta). Dopo aver frenato ed esserci spostati con le biciclette ci guardiamo 3 secondi e faccio quanto più ovvio si deve fare in questi casi, chiamare il numero 115 (la caserma dei Vigili del Fuoco è a 300mt in linea d’aria). Ho spiegato al telefono che la situazione non era particolarmente critica ma in quei 3 minuti al telefono il piccolo rogo si estendeva di qualche metro avvicinandosi alle piante. I pompieri sono stati molto efficienti (sempre encomiabili!) arrivando in pochi minuti a sirene spiegate e spegnendo l’incendio in 40 secondi.Che cosa mi ha lasciato scioccato?! Mi stupisco di stupirmi ancora purtroppo...Come dicevo quel tratto è ben frequentato nel weekend e prima di me son passati almeno altri 5/6 ciclisti (anche con figli al seguito), scooter, un paio di vetture. Leggendo oggi il suo giornale leggo di circa 600 aspiranti al ruolo di consigliere comunale nelle 19 liste che sostengono i 7 candidati sindaco.Tutte persone che affermano, giustamente, di voler fare il bene della città. Quanti buoni propositi ho letto nelle dichiarazioni dei vari candidati che «si mettono a disposizione della città, «ci mettono la faccia», «promettono di impegnarsi per il bene comune» (bisogna anche puntualizzare che si fa politica per il bene comune e non per il bene dei partiti ? Non dovrebbe essere scontato?).Mi chiedo: ma non basta iniziare anche dalle piccole cose se vogliamo migliorare il posto in cui viviamo?L’incendio secondo me era acceso da almeno 15 minuti, perché nessuno ha telefonato al 115 o 112 prima? Perché tutti si son girati dall’altra parte ? Magari continuando la conversazione con i figli al seguito!? I bambini, i ragazzi, imparano molto di più dall’esempio che da tante belle parole. Fanno/Ripetono quello che vedono non fanno quello che sentono. Occorre dare la massima priorità ai giovani, non gli stiamo lasciando un gran bel posto dove coltivare le loro speranze ma almeno il senso civico non va raccontato, va APPLICATO ! In chiusura, mi scuso per la lunghezza ma il tema è davvero molto importante, mi tocca scomodare il Mahatma Ghandi ricordando la sua stupenda frase: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Smettiamola di continuare a lamentarci ed essere spettatori passivi o di fare SOLO tante belle dichiarazioni, serve darsi da fare, agire davvero, se vogliamo il bene della città.Grazie per lo spazio che mi concederà. Cordiali saluti.

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