Siamo contro chi vorrebbe allungare l’orario di sportello

Caro Direttore, ho letto la corrispondenza a Lei indirizzata e pubblicata sul Suo giornale il giorno 21 gennaio 2013 a pag 21, dal titolo “Stupefacente la protesta della Fabi”, e desidero chiederLe uno spazio per fare alcune precisazioni, anche per chiarire le idee del “disinformato” estensore. Non c’è alcuna contraddizione fra l’iniziativa che la Fabi di Lodi ha assunto per contrastare le decisioni della banca Intesa Sanpaolo, che pretenderebbe di allungare l’orario di sportello in alcune filiali (fra cui quella di Sant’Angelo Lodigiano) e quanto contenuto nell’accordo per il rinnovo del Contratto nazionaledi settore.

Tale accordo, infatti, ha previsto certo la possibilità di allungamento dell’orario di sportello, sia per migliorare il servizio alla clientela sia per mantenere all’interno del sistema molte migliaia di lavoratori che, diversamente, sarebbero stati estromessi (a causa della contrazione dei volumi e dei ricavi) ma ha pure chiaramente detto che le banche devono creare i presupposti organizzativi per procedere all’allungamento.

Senza contare che esistono precise norme di legge, come il decreto legislativo 81/2008, che impongono alle aziende - tutte le aziende italiane! - di garantire adeguati livelli di protezione e sicurezza per gli addetti.

La Fabi di Lodi, in perfetta sintonia con la Segreteria e con gli altri Organismi dirigenti nazionali, ha condiviso le conclusioni dell’ultimo rinnovo contrattuale (approvato anche dai lavoratori lodigiani coi 75% di sì) ed ha sempre avuto a cuore i temi della sicurezza dei lavoratori.

Per questo, ha inteso protestare contro la decisione di banca Intesa Sanpaolo, che vorrebbe allungare l’orario di sportello, senza fornire quelle garanzie di sicurezza e protezione dei lavoratori, che sono condizione unprescindibile per dar luogo all’allungamento dell’orario di sportello. La Fabi di Lodi, quindi, non solo è coerente, ma è anche fedele al mandato ricevuto dai lavoratori, giacché basa la sua azione su decisioni democracicamente prese dalla base a larghissima maggioranza.

Chi vorrebbe montare pretestuose polemiche sia sul Contratto Nazionale sia sulla nostra solitaria iniziativa a tutela dei lavoratori, prima di scrivere dovrebbe farsi un esame di coscienza.

Certo, per questo è indispensabile averne una.

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