Si sono rifiutati di visitare mia zia 70enne non vedente

In data 9/1/13 a seguito di caduta per malore ho trasportato con ambulanza mia zia Margherita Calzari di Casalpusterlengo (non vedente con pregresso intervento per ematoma subudurale) presso il pronto soccorso di Lodi per accertamenti, poiché aveva perso molto sangue dal naso e accusava forti urti di stomaco accompagnati da febbre e dolori alla testa.

A seguito di accertamenti è stata dimessa con impegnativa (sulla stessa era riportata la diagnosi: trauma cranio facciale e frattura naso) da portare il giorno seguente ore 8,30 allo specialista otorinolaringoiatra in servizio presso il poliambulatorio di Lodi il giorno 10/01/13. A tal proposito ho provveduto alla prenotazione del trasporto da Casalpusterlengo a Lodi e ritorno in ambulanza (poiché non siamo automuniti) per un importo pari ad euro 70,00.

Il giorno 10 all’ora indicata il medico HA RIFIUTATO DI VISITARLA: motivazione non aveva una radiografia (premetto che lastre non ne aveva), adducendo la causa che era sul computer ma mancava il referto. Rinviata a casa con volto tumefatto senza averla nemmeno vista un attimo per poterle perlomeno consigliare un antidolorifico adatto.

Io, la nipote che risiedo a Milano, ho chiesto telefonicamente almeno di poter interagire col medico che si è rifiutato di parlarmi, chiudendosi (a quanto riferitomi dagli operatori dell’ambulanza) nel suo studio.

La zia accompagnata dalla badante è stata riaccompagnata presso la sua abitazione senza essere sottoposta a visita: visita che era stata fissata la sera precedente dal pronto soccorso di Lodi dello stesso ospedale.

Ritengo SCANDALOSO il trattamento riservato ad un malato, a maggior ragione in quelle condizioni in quanto con un’importante disabilità sensoriale, non da trascurare anche 70,00 euro che la zia pensionata ha dovuto sostenere vanamente per una visita che lo specialista non ha voluto effettuare per la semplice pigrizia di trovare i dati sul computer che era in suo possesso!

La nipote

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