Senza controlli i giardini del Passeggio sono allo sbando

Facendo riferimento alla lettera in merito alla manutenzione della fontana vorrei riprendere il tema dei giardini del passeggio. Dopo anni, finalmente, i cittadini hanno potuto riprendersi questo spazio e, come riconosciuto da quasi tutti, il risultato è molto bello e vivibile. Però si sta proponendo il problema del mantenimento di un lavoro fatto bene e che è anche costato: purtroppo, come ben si sa, i cartelli di divieto o di avviso non hanno nessun effetto e chi vive giornalmente la realtà dei giardini, si rende conto di quanto la maleducazione e il poco senso civico di molte persone, porti al degrado della struttura e di conseguenza, se si vuole tenere il luogo in ordine, a dover affrontare spese straordinarie. Non si può entrare con le biciclette ma c’è pieno di biciclette non solo negli spazi pedonali ma anche sui prati; non possono entrare i cani ma si vedono persone che lasciano fare i loro bisogni su prati e siepi; ragazzi che salgono sugli alberi con conseguente danno e tutto questo sotto gli occhi di qualsiasi persona passeggi in zona. Per non parlare poi della zona vicino al bar dell’arco di Porta Cremona (anche lui ormai impacchettato da anni e anni ...) dove praticamente sono state rase le siepi ai bordi e anche i prati di fronte non sono messi troppo bene (e sul Calicantus ci sarebbe da aprire anche il discorso in merito ai parcheggi selvaggi e l’intasamento del doppio senso nel tratto di via Marsala: non si sa come mai sembra sia permesso di tutto e qualcuno dovrà ben prima o poi trovare un rimedio, non solo far finta di niente! Fatevi un giro la sera in zona, sembra non veda niente nessuno!).I giardini hanno un servizio di manutenzione gestito da una associazione: giornalmente sono sul posto e svolgono un ottimo lavoro, ma per il resto sono lasciati completamente allo sbando. Mi sono posto più volte questa domanda: ma costerà di più dover affrontare continue spese per rimediare i danni che subiscono i giardini o pensare di istituire un servizio di controllo? Non voglio coinvolgere le forze dell’ordine, hanno già molti altri pensieri, ma penso ad un compito assegnato a persone in pensione o a giovani senza lavoro; basterebbe che i giardini siano sotto l’attenzione di qualche responsabile che, ovviamente nel limite delle possibilità, faccia rispettare la struttura. Ripeto il concetto: costa di più rimediare i danni o cercare di prevenirli? Mi sembra che sia da prendere come esempio il parco di villa Braila, certamente il migliore della città per come viene mantenuto: nel parco c’è una persona che, pur con i vari piccoli conflitti che possono nascere, fa rispettare il luogo pubblico. Come si dice: basta poco, che ce vò?

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