Secugnago: sarebbe questa la vocazione democratica del Comune?

Domenica 6 Aprile, la giunta comunale di Secugnago ha concesso per propaganda politica, la piazza del paese, ad un associazione denominata «Lealtà e Azione» che espone come simbolo un tetro simbolo nero, quello tristemente noto di «Gladio» accanto ad una testa di lupo. Per capire la natura di questa associazione è sufficiente guardare nei vari siti internet, dove si legge che le prefetture definiscono tale aggregazione di matrice neo-nazista. Nel sito dell’Osservatorio democratico dove viengono pubblicate la storia e le origini di tale Associazione si legge che «dietro tale sigla opera da tempo in Lombardia il circuito degli Hammerskin, un network internazionale di ispirazione nazista formatosi a metà degli anni ottanta negli Stati Uniti a seguito di una scissione del Ku-Klux-Klan..........». Nei mesi scorsi tale Associazione era già stata «ospitata» nella Piazza di Secugnago, con regolare permesso dell’Amministrazione per una «fantomatica» raccolta fondi per la Croce Verde, ne seguirono delle proteste a mezzo stampa oltre che da cittadini e associazioni democratiche anche dalla stessa Croce Verde che smentiva la sua partecipazione a tali iniziative e diffidava gli autori di utilizzare il proprio nome. È solo un caso che l’attuale Amministrazione di Secugnago, non sapesse, di tutto ciò quando ha dato l’autorizzazione per la Piazza? Oppure la scusa è che si vuole essere «democraticamente» sopra le parti, per cui non si vieta la piazza a nessuno? Ed è solo un caso che pochi giorni prima all’ ANPI di Secugnago (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) il Sindaco ha inviato una lettera in cui con effetto immediato, indirizzata anche alle forze dell’ordine, vietava l’utilizzo della sede dell’ANPI nelle ore serali? A onor del vero la lettera è stata inviata anche agli ambulatori medici ed ad altri che hanno sede nello stesso edificio, ma è noto a tutti che in genere alla sera e nei giorni festivi si svolgono le riunioni delle Associazioni tra cui la nostra, in quanto i propri iscritti e simpatizzanti sono gente normale che nelle ore «d’ufficio» normalmente lavora, studia o è in cerca di lavoro, evidente perciò, nei fatti, il palese tentativo di neutralizzare l’azione democratica dell’ANPI locale. Fatti che per la loro contemporaneità fanno uscire parecchi dubbi sulla vocazione «democratica» e sopra le parti della maggioranza che amministra questo paese. Vorremmo inoltre ricordare a tutti coloro che hanno una memoria labile, che 70 anni fa il movimento di Liberazione dell’Italia dai nazi-fascisti era già nato, una rivolta di popolo da coloro che tanto dolore, tanta oppressione hanno inferto. Il 25 Aprile 2015 ci sarà la ricorrenza dei 70 anni della Liberazione. data da cui è iniziato un percorso democratico che ha dato vita alla nostra Costituzione e da cui la nostra Associazione è nata.

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