Se vogliono trivellare nel Lodigiano siano i benvenuti

Diamo il benvenuto alla MacOil che, tramite Terra s.r.l., intende procedere alla prospezione sismica in territorio padano lombardo alla ricerca di potenziali accumuli di gas naturale. La richiesta di una azienda che chiede «permesso» prima di entrare, che non chiede aiuti economici ad alcuno, in specie ai malpensanti che già hanno espresso perplessità o contrarietà a prescindere, dovrebbe quantomeno suscitare interesse. Perché i lodigiani non possono dimenticare i vantaggi che sono derivati, in un passato non troppo remoto, dall’attività di esplorazione sul nostro territorio. A me, personalmente, viene spontanea la domanda: vuoi vedere che c’é ancora qualcosa da scoprire, oltre ai giacimenti acquisiti anni fa? Che ci possono essere da individuare situazioni di accumulo per volumi di piccola-media taglia (500 mila- 1 milione di metri cubi), comunque economicamente utili e da sfruttare? È l’augurio!

Certo, dopo le grandi scoperte di ieri, è attività speculativa, che si configura come quella di andare a spigolare nei campi, dopo il raccolto di grano, mais, fagiolini, pomodori, o altro.

Si tratta, al momento, di prospezione sismica ad alta risoluzione 2D o 3D, per l’individuazione di «trappole stratigrafiche» o «miste» in sedimenti clastici del Neogene: da identificare con tecnologia sofisticata (riconoscimento e valutazione di anomalie di ampiezza; impedenza acustica, ecc.).

Ben venga, dunque, MacOil, abbia successo, ci porti frutto, possibilmente con la benedizione di “San Grato”.

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