
Tra le varie ragioni che mi fanno dire No al referendum ne vorrei elencare alcune.
- Dicono che sia una bella riforma, FALSO: perché fatta male e tecnicamente insufficiente e raffazzonata, scritta in fretta e soprattutto senza l’apporto dell’intero parlamento ma solo di una parte risicata dello stesso.
- Dicono che il bicameralismo vada in pensione, FALSO: anzi il senato resterà e sarà eletto non più dal popolo (come han già fatto per le provincie ), ma dalle segreterie dei partiti.
- Dicono che si riducono i costi della politica, FALSO: il risparmio tanto sbandierato equivale in realtà al costo di una sola settimana ( vitto e alloggio compreso ) dei clandestini.
- Dicono che sia una riforma legittima, FALSO: perchè stata votata da un parlamento nel quale 263 persone hanno cambiato casacca in corso, tradendo il mandato degli elettori (vedi VERDINI ), e gestita da un presidente del consiglio abusivo, in quanto non eletto da nessuno (vedi RENZI).
Vogliamo poi parlare del presidente della Campania DE LUCA, il quale ha testualmente detto ai sindaci del PD: votate e fate votare sì, così RENZI vi manderà un fiume di soldi. Incredibile e inaccettabile, trattasi di clientelismo con l’aggiunta di un colossale voto di scambio col governo. Se questi sono i personaggi che votano sì, stiamone alla larga e impegnamoci ancor di più per far vincere il NO.
Detto questo, se dovesse malauguratamente vincere il sì, ci troveremmo sempre più schiavi dell’Europa e dei poteri forti.
Quindi domenica andiamo a votare e facciamo votare NO, per poi trasformarlo da lunedì in un sì vero per il paese reale e per i cittadini che lavorano, i quali vorrebbero che i loro soldi fossero spesi per i loro bisogni e per la loro sicurezza, e non per i finti profughi. RENZI ha detto che se vince il NO si dimette: accontentiamolo, votiamo NO.
© RIPRODUZIONE RISERVATA